Da oggi i cittadini di Petralia Sottana in difficoltà potranno saldare i propri debiti con il fisco mettendosi a disposizione del Comune per eseguire lavori socialmente utili. Si tratta del cosiddetto baratto amministrativo, ovvero, servizi di pubblica utilità per adempiere a propri obblighi tributari nei confronti dell’ente. Una decisione voluta fortemente dall’amministrazione guidata dal sindaco Santo Inguaggiato, per aiutare i tanti cittadini delle fasce sociali più deboli messi in ginocchio dalla crisi economica che, in passato, hanno più volte chiesto di poter svolgere un servizio alternativo per far fronte ai propri debiti.
Secondo quanto disposto dall’art.24 della legge n.164 dell’11 novembre 2014, un comune può applicare riduzioni a fronte di servizi di pulizia strade, aree verdi e altri tipi di interventi. Il borgo madonita, considerando il vasto territorio ripartito tra centro storico e contrade limitrofe, riesce a fatica a garantire la corretta manutenzione e pulizia delle strade e delle piazze, in relazione anche alla difficile situazione economica. I destinatari del baratto amministrativo devono essere maggiorenni, disoccupati, con un indicatore Isee non superiore a 5 mila euro e con tributi e canoni comunali non pagati, non ancora realizzati.
La domanda può essere presentata entro il 31 marzo di ogni anno. Nel caso in cui l’importo totale delle richieste fosse superiore all’importo complessivo del baratto amministrativo, la graduatoria privilegerà le fasce più deboli, assegnando un punteggio, secondo un’apposita tabella, partendo da 1 (assenza di assegnazione di contributi di solidarietà alla data di presentazione della domanda) a 8 (Isee inferiore a mille euro). «Siamo orgogliosi di avere dotato il nostro comune di un ulteriore strumento di welfare generativo – ha commentato l’assessore ai Tributi, Mario Casserà -. Abbiamo compiuto un grande passo in avanti di civiltà che ci porta ad essere più vicini al territorio e alla comunità».
Lavori di pubblica utilità, piccole manutenzioni e interventi di decoro urbano saranno barattati con il pagamento di tributi comunali insoluti. «Al tempo stesso – ha continuato Casserà – in un momento di forte difficoltà anche per gli enti locali, sia in termini economici che di risorse umane, risulterà prezioso l’impiego di manodopera esterna all’organico per la realizzazione di attività di difficile soddisfacimento. Riteniamo che in questo modo possiamo superare il concetto di welfare locale di tipo assistenziale, attuandone uno di tipo generativo dove le risorse destinate al sociale – ha concluso l’assessore – smettono di rappresentare una spesa per l’ente e generano altre risorse, come in questo caso, sotto forma di interventi di pubblica utilità».
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