Nei giorni scorsi l’Assemblea regionale siciliana ha approvato la norma per la stabilizzazione degli oltre 20 mila precari siciliani per almeno due anni. Nel frattempo, la giunta comunale di Petralia Soprana, guidata dal primo cittadino Pietro Macaluso, ha rinunciato alla propria indennità per andare incontro alle esigenze dei lavoratori precari del Comune, un modo per mostrare la propria vicinanza agli impiegati in un momento molto delicato legato all’assenza di certezza e di fondi per gli stipendi. Una dimostrazione tangibile di sensibilità e disponibilità degli amministratori nei confronti dei lavoratori che dopo anni di servizio ancora oggi non trovano collocazione definitiva all’interno degli uffici dove sono impegnati giornalmente.
«Io e tutta la giunta comunale abbiamo rinunciato alla nostra indennità di funzione per pagare gli stipendi arretrati e soprattutto per dare un segnale di solidarietà ai lavoratori che da anni sono in servizio presso il Comune di Petralia Soprana – ha commentato il primo cittadino Macaluso -. Al di là della cifra, che non ha risolto il problema, abbiamo ritenuto opportuno mettere in atto questa scelta per lenire i disagi economici sofferti dai lavoratori derivanti dai ritardi nelle assegnazione delle somme da parte della Regione siciliana. Molti di questi si trovavano in grosse difficoltà economiche».
Il provvedimento adottato dalla giunta interessa quaranta famiglie che «tentano di sbarcare il lunario con uno stipendio medio di ottocento euro al mese – ha rivelato il sindaco madonita -. Concittadini che hanno scelto di non andare via da Petralia Soprana puntando su questo lavoro che dovrebbe essere riconosciuto con l’assunzione a tempo indeterminato. Non è ammissibile infatti, che questo personale, integrato perfettamente e in molti casi diventato insostituibile all’interno della macchina amministrativa, ancora oggi non trova pieno riconoscimento con la stabilizzazione».
Macaluso ha sottolineato anche il periodo di gravi difficoltà economiche che sta attraversando il comune, quindi, l’impossibilità di assumere il personale, divenuto indispensabile per il comune di Petralia Soprana. «Di conseguenza – ha aggiunto il sindaco – abbiamo bisogno di un intervento da parte della Regione. Per esprimere con i fatti il nostro pensiero e la vicinanza nei confronti di questo personale ho deciso di rinunciare alla mia indennità in loro favore. Una scelta, condivisa da tutti gli assessori, che è stata apprezzata dai lavoratori che hanno espresso pubblicamente il loro compiacimento».
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