A Bagheria in una gelateria, a Partinico in un teatro ma senza coinvolgere i circoli territoriali. Continuano le polemiche all’interno del Pd che parlano di una vera e propria «mutazione genetica» all’interno del partito che ha nel Dna e nel nome la partecipazione dal basso. Dai circoli al segretario, anche per la costruzione delle liste, storicamente il partito si è sempre fregiato della partecipazione della base alle scelte ma adesso i militanti e i circoli considerati politicamente ostili a Renzi e al suo entourage lamentano di essere stati tagliati fuori con un tratto di penna. «Apprendiamo dai social network di una iniziativa di presentazione dei candidati Pd a Partinico – dice Franca Sicula, segretario del circolo Pd di Partinico – organizzata da non si sa chi e senza il coinvolgimento del circolo territoriale. Il fatto non ci stupisce e ripercorre gli avvenimenti che si sono già verificati a Bagheria e in altri comuni siciliani, dove lo spirito dei militanti di questo partito è stato mortificato da una deriva che punta ad annullare la rappresentanza territoriale, le regole statutarie e il senso di appartenenza a quella che dovrebbe essere una comunità».
In particolare si fa riferimento a un evento previsto per domani alle 18.30 al Teatro Gianì. La locandina che pubblicizza l’incontro con «la squadra dei candidati» ovvero con Davide Faraone, Teresa Piccione, Anna Maria Angileri, Paolo Ruggirello, Carmelo Miceli e Salvatore Lo Giudice sta girando anche su whatshapp ma di questo il circolo territoriale era totalmente all’oscuro. «Il Pd è nato per essere una grande forza della sinistra riformista e progressista – aggiunge Sicula – un partito plurale, legato alle battaglie per la crescita economica e la giustizia sociale che crede nella partecipazione dal basso, attraverso lo strumento delle primarie. In queste ultime settimane invece stiamo assistendo al tramonto definitivo di quel modello di partecipazione e di valori che per anni ha acceso le speranze di milioni di elettori, ormai sempre più estranei in casa propria».
Il segretario spiega come già durante la campagna elettorale per le elezioni regionali sia iniziata «una strategia volta a smantellare l’identità stessa del partito, promossa da un gruppo guidato da Faraone che aveva l’obiettivo di costruire una sconfitta a tavolino, per trasformare il Pd nel Partito di Renzi, eliminando le voci critiche e togliendo ogni spazio di azione alla rappresentanza dei circoli». Secondo chi protesta la composizione delle liste per le elezioni politiche ha confermato questo disegno. «La stragrande maggioranza dei collegi – sottolinea Sicula – è stata assegnata dall’alto ad esponenti che nulla hanno a che vedere con i valori del partito democratico, umiliando storie, appartenenze e territori. Questo Pd ha subito una mutazione genetica e non è più il partito che abbiamo sostenuto con convinzione in questi anni».
Da tutte le province della Sicilia sono molti i circoli che stanno esprimendo il proprio dissenso «contro questa operazione che punta a distruggere il Pd così come lo conoscevamo, dai Partigiani del Pd ai circoli dissidenti in tutta l’isola e in tutta Italia, si rafforza la protesta dei militanti che rivendicano una politica democratica autentica. Continueremo a batterci per non svendere l’identità del Pd e per ricostruire un vero centrosinistra, alternativo ai populismi della destra e del Movimento 5 stelle», conclude Sicula.
Aggiornamento ore 19.25
In tarda serata è arrivata la replica al segretario del circolo: «Nonostante a Partinico non esista più una sede del circolo territoriale del Partito Democratico a causa della latitanza, da qualche anno a questa parte, della segreteria locale, i simpatizzanti e i tesserati del partito hanno deciso di organizzare, a 10 giorni dal voto per le Politiche, un’assemblea pubblica con l’intento di far conoscere alla cittadinanza sia i candidati sia la piattaforma programmatica». Lo afferma Giuseppe Di Girolamo, dirigente del Partito democratico di Partinico. «Questa segreteria locale – prosegue Di Girolamo – non si è occupata della gestione programmatica del Partito durante le fasi amministrative più importanti della nostra città, ma nonostante questo, l’evento di domani dimostra che il partito a Partinico c’è ed vivo. A questo punto, vista l’inattività della segreteria cittadina e le dichiarazioni pubbliche rilasciate, vorrei suggerire alla segretaria Franca Sicula di occuparsi delle proprie dimissioni per consentire agli iscritti e ai simpatizzanti di Partinico di riorganizzare il locale circolo partendo da criteri finalmente democratici», conclude il dirigente dem.
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