Paternò, protesta dei netturbini per i mancati stipendi Sindaco: «Mossa politica, voglio capire chi li manovra»

Una delegazione di circa 25 netturbini della Dusty si è recata al Municipio di Paternò per poter incontrare il sindaco Nino Naso e avere chiarimenti in merito al mancato saldo da parte dell’ente comunale delle fatture emesse dalla ditta che gestisce il servizio di raccolta rifiuti sul territorio. Il primo cittadino, però, non era presente in ufficio.

«Siamo qui perché ci è stato comunicato che lo stipendio di novembre potremmo riceverlo dopo le festività natalizie – lamenta a Meridionews Barbaro Vitale, Rsu della Uil – L’azienda tra ieri e oggi ha effettuato i bonifici dandoci soltanto un acconto sulla tredicesima, cioè un forfettario di 1.300 euro». Da quanto risulta, però, il Comune dovrebbe ancora pagare tre fatture alla Dusty per il servizio. Il mancato versamento, infatti, non avrebbe consentito all’azienda di pagare gli stipendi ai 76 operatori ecologici. Notizia smentita dal sindaco Nino Naso che parla di comune in regola con il pagamento fatture. 

La delegazione ha atteso invano, fino alle 12.30 circa, il rientro di Naso che però era fuori sede per impregni istituzionali. I netturbini si sono dati appuntamento per domani, al termine del loro orario di lavoro. «Voglio precisare – aggiunge Vitale – che per la città non ci sono disagi, infatti siamo qui dopo avere finito di svolgere regolarmente il servizio di raccolta dei rifiuti». L’obiettivo degli operatori ecologici è di avere la certezza da parte del sindaco che prima di Natale verrà effettuato il saldo delle fatture.

Intanto, questa mattina all’ingresso del Palazzo i militari hanno identificato i componenti della delegazione. I netturbini hanno anche ricordato di quando, mesi fa, il sindaco li denunciò per interruzione di pubblico servizio. «È avvenuto quando abbiamo partecipato a delle assemblee promosse dalle organizzazioni sindacali durante l’orario di lavoro, mentre l’azienda sosteneva che bisognava farle fuori dall’orario lavorativo. All’epoca – conclude Vitale – la protesta serviva per difendere i nostri diritti». 

Giuseppe Finocchiaro, responsabile cantiere Dusty a Paternò, ha specificato che l’azienda «ha dato un acconto sulla tredicesima pari al 90 per cento su quella spettante.» Non si è fatta attendere la risposta del sindaco: «Questa è una manovra politica: vogliono ricattare un Comune e una città. Innanzitutto, gli stipendi li deve pagare la Dusty perché questi lavoratori non sono nostri dipendenti. Poi – aggiunge Naso – si tratta di un ritardo di tre giorni e sono anche stato informato che la tredicesima è già stata pagata. Vorrei sapere quali sono le fatture arretrare da saldare. Siamo in regola. Stiamo cercando di capire chi manovra questi lavoratori», conclude il primo cittadino. 

In serata il sindaco ha poi incontrato l’amministratrice di Dusty Rossella Pezzino De Geronimo. La quale avrebbe garantito che gli stipendi verranno pagati il 20 di dicembre. Pertanto, domattina i lavoratori non incontreranno Naso. 

Salvatore Caruso

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