Paternò, la Dusty ha denunciato 50 dipendenti Netturbini stoppano servizio raccolta dei rifiuti

Denunciati dalla Dusty, la società che gestisce il servizio di raccolta e conferimento rifiuti a Paternò, 50 dipendenti che, nella mattinata di ieri, hanno partecipato a un’assemblea sindacale indetta dalla Cisl. Stando a quanto affermato dalla Dusty, l’assemblea non sarebbe stata autorizzata. Intanto, da questa mattina i netturbini si stanno astenendo arbitrariamente dal prestare servizio.

«Abbiamo denunciato 50 lavoratori sui 71 in forza al cantiere di Paternò – ha detto Giuseppe Finocchiaro, responsabile della società – alle autorità competenti e anche alle forze dell’ordine». Il motivo della denuncia nei confronti dei dipendenti sarebbe l’interruzione di pubblico servizio. I netturbini, inoltre, già da qualche giorno sono in stato di agitazione perché non hanno ancora ricevuto lo stipendio di giugno. «Pochi giorni fa, abbiamo liquidato la quattordicesima – ha proseguito Finocchiaro – e, adesso, siamo in attesa che il Comune ci paghi parte della fattura dei mesi di marzo e aprile». Il canone che l’ente comunale paga alla Dusty ogni mese è di circa 390mila euro

L’attuale questione della denuncia, da quanto emerge, pare derivi dall’interpretazione della normativa in tema di assemblee sindacali. In pratica, la Dusty ritiene che i netturbini avrebbero già usufruito delle dieci ore di assemblee retribuite da svolgere all’interno dell’orario di lavoro. Superate quelle ore, ogni altra riunione andrebbe programmato fuori dalle ore lavorative. Non è di questo avviso, però, l’organizzazione sindacale secondo la quale invece le assemblee possono essere convocate nell’orario lavorativo anche senza retribuzione

Intanto, la partecipazione degli operatori ecologici all’assemblea ha provocato un disservizio nella raccolta rifiuti. Sacchetti di umido lasciati davanti alle porte delle abitazioni per l’intera giornata. Un fatto non digerito dal vice sindaco Ezio Mannino. «Alla Dusty applicheremo delle penalità per questo – afferma – Quanto prima liquideremo ciò che spetta alla società». Dalla ditta precisano che «da qualche giorno, non è possibile conferire nelle piattaforme perché il Comune non ha eseguito i relativi pagamenti. Due dei nostri compattatori – lamenta Finocchiaro – sono pieni». Intanto il servizio di raccolta rifiuti solo parziale ha suscitato malumori tra i residenti del quartiere San Gaetano. Davanti all’ingresso di un vecchio edificio, che prima accoglieva un asilo comunale, è comparso un cartello a firma Quartiere San Gaetano con scritto: «Siete pregati di non buttare spazzatura. Ai signori operatori ecologici gentilmente chiedo di togliere le sporcizie della gente». 

Salvatore Caruso

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