Sfruttamento del lavoro e caporalato sono i reati emersi nel corso dei controlli svolti dai carabinieri nella tendopoli di Ciappe Bianche a Paternò, in provincia di Catania. Un uomo di origine rumena è stato denunciato perché avrebbe minacciato di morte i migranti impegnati nelle campagne per la raccolta agrumicola. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, l’uomo avrebbe non soltanto trasportato cittadini extracomunitari nei terreni agricoli del Paternese per la raccolta delle arance, ma anche lucrato sulla loro paga. Ai lavoratori sarebbe, infatti, rimasta solo una piccola quota rispetto a quanto stabilito dall’impresa. Il resto, sarebbe stato intascato proprio dal caporale.
All’interno dell’abitazione dell’uomo sono stati trovati cinque cittadini tunisini tra i 22 e i 41 anni irregolari sul territorio nazionale. Sono stati loro a dichiarare ai carabinieri di essere impiegati in questi giorni come braccianti nelle campagne paternesi. Durante l’ispezione, con il supporto dei tecnici dell’Enel, i militari hanno accertato anche l’allaccio abusivo alla rete elettrica dell’intero stabile dove alloggiavano. Per questo motivo, l’uomo è stato denunciato anche per furto di energia elettrica. I lavoratori sono stati denunciati, invece, per il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio nazionale e dal questore di Catania hanno ricevuto il provvedimento di espulsione entro sette giorni.
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