«In questi giorni che precedono la solennità della Pasqua il mio pensiero è rivolto soprattutto alle frange dei più bisognosi, a chi non ha la casa e il pane. Oggi più che mai abbiamo bisogno di guardare alla vita e alla città degli uomini a partire dalle frange più deboli». Così l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, rivolgendosi «alle fasce più deboli della società, segnate dalla grande crisi economica e che in questi giorni non avranno un tetto dove ripararsi e neppure le tavole imbandite come la maggior parte delle persone che si riuniscono in famiglia per celebrare la Resurrezione di Cristo in quella che è la solennità più importante dell’anno».
Il suo pensiero è rivolto anche «a chi non ha un lavoro o l’ha perso e non può sostenere i propri cari. A volte tutti tocchiamo con mano cosa significa la mancanza di lavoro – ammonisce – per cui mi auguro che da parte di tutte le amministrazioni locali e dalle istituzioni regionali e nazionali si possa ripartire dai più deboli».
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