Partito il restauro della statua di piazza Ignazio Florio Si procede per step: a breve toccherà alla cancellata

Dopo anni di vita grama, tornerà a splendere il monumento di piazza Ignazio Florio, la statua dedicata all’esponente della famiglia simbolo della Palermo a cavallo tra fine ‘800 e inizi ’900. Infatti da qualche settimana una ditta privata è al lavoro sul monumento, su incarico dell’ufficio Città storica del Comune, nell’ambito di un appalto generale relativo alla manutenzione dei beni comunali – monumentali e non – che fanno riferimento alla parte più antica di Palermo. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di un restauro integrale del manufatto in tutte le sue componenti.

Per fare ciò, il recupero del monumento passerà attraverso diversi step. Il primo, che è stato ultimato, ha riguardato il ripristino della pavimentazione, con la sostituzione delle superfici lapidee danneggiate e sollevate dal verde delle aiuole circostanti e l’integrazione dei pezzi mancanti. Successivamente le attenzioni si sposteranno sulla cancellata metallica che circonda la statua. Alcuni anni fa, durante un tentativo di furto, diversi pezzi (un lato manca quasi del tutto) furono segati per essere asportati, ma fortunatamente vennero subito recuperati e adesso sono ospitati presso un magazzino comunale. Come spiegano gli architetti dell’ufficio Città storica che sovrintendono all’intera operazione, «è in corso di redazione un progetto per la rifusione delle parti mancanti o danneggiate della inferriata in ghisa, in analogia a quanto già eseguito per il monumento a Ruggero Settimo, nell’omonima piazza. L’intervento sarà affidato ad una fonderia specializzata». Queste operazioni, propedeutiche al ricollocamento in situ, dovrebbero iniziare a breve.

Ma sono previsti anche altri interventi a favore del monumento, dedicato alla memoria di Ignazio Florio, industriale e senatore del Regno d’Italia. L’opera fu realizzata dallo scultore palermitano Benedetto Civiletti nel 1896 (su progetto dell’architetto Giuseppe Damiani Almeyda) e inaugurata nel 1904, grazie al finanziamento dell’epoca del Comitato degli operai delle industrie Florio.

Ora si sta valutando la possibilità di modificare la sistemazione a verde dell’aiuola che circonda la statua di Ignazio Florio, perché le siepi attualmente presenti a ridosso dell’inferriata la nascondono (parzialmente) alla vista. Perciò, visti gli sforzi – anche economici – per il ripristino della cancellata, si studieranno soluzioni per valorizzarla meglio. Seguirà poi la fase di pulitura di tutte le superfici marmoree dalle scritte e dai graffiti che nel corso degli anni hanno sporcato il monumento. Un intervento, questo, che rientra nel più vasto programma di manutenzione ordinaria per la prevenzione dei degradi fisici del patrimonio scultoreo cittadino, progetto affidato per un biennio dal Comune alla Reset, e che è in fase di avvio.

Ultimo step, di certo non meno importante, sarà il restauro dei quattro corpi illuminanti posti a poca distanza dagli angoli della cancellata. Da tempo immemore i bracci risultano spenti, ma adesso l’intervento di recupero permetterà di rifunzionalizzare questi eleganti lampioni, ripristinando i cinque punti luce presenti su ognuno di essi. Una serie di operazioni che daranno una nuova vita al monumento e alla piazza e che – si spera – allontaneranno definitivamente le ombre del degrado che per anni sono state al centro delle lamentele dei residenti della zona e di tutti coloro i quali hanno a cuore il patrimonio artistico della città.

Massimo Gucciardo

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