Partinico, niente resto: autista lascia a terra un migrante «Sicuramente se fosse stato di qui lo avrebbe fatto salire»

Sono le 6.30 del mattino. A quell’ora sono tante le persone che per studio o lavoro prendono gli autobus dalla provincia per arrivare a Palermo o per spostarsi da un paese all’altro. «Eravamo in attesa di prendere l’autobus della Segesta a Partinico – racconta una passeggera, Estibaliz Delgado Ruano, che prende quella linea ogni giorno – e ho scambiato qualche parola con un ragazzo di colore sui 40 anni, forse gambiano o senegalese».  

Poco dopo il ragazzo è salito a bordo per primo, «aveva 20 euro e siccome a quell’ora non c’è il tabaccaio aperto – racconta ancora la passeggera – il biglietto si deve fare per forza sul pullman. Ha mostrato i soldi, ha detto che voleva un biglietto soltanto di andata e quello gli ha risposto “Mi dispiace ma non ho il resto. Scendi e prendi il seguente autobus”». A quel punto, riferisce la giovane, il ragazzo ha provato «a cercare monetine ma forse non ci arrivava per qualche spicciolo, mentre l’autista insisteva: “Devi scendere, scendi”». E senza dire niente, alla fine l’uomo è sceso. Nessuno sull’autobus si è offerto di cambiargli i soldi. «La scena mi ha sdegnata – afferma –  perché sono sicura che se fosse stato uno di Partinico lo avrebbe fatto salire, e poi si sarebbe trovato un modo per dargli il resto».

La giovane racconta che è pratica comune a quell’ora, visto che non c’è modo di fare il biglietto, che quando l’autista non ha resto, agevoli i passeggeri restituendo quanto dovuto alle fermate successive o facendo scendere per qualche minuto chi deve fare il biglietto a Terrasini dove invece c’è una tabaccheria aperta. «Lo fanno sempre – afferma la donna –  perché poi ci sono le fermate di Terrasini e Carini. Spesso a Terrasini lì fanno scendere due secondi a fare il biglietto». Lo stesso trattamento però non è stato riservato a questa persona, che pure voleva pagare regolarmente il biglietto. 

L’azienda, interpellata per una replica, ha fatto prima sapere di avere inoltrato la segnalazione all’ufficio Direzione dei Trasporti  per studiare la vicenda e fare «tutte le verifiche del caso». Per poi smentire il racconto della passeggera: «Si tratta di un mezzo di un’altra compagnia che ha i nostri stessi colori. I nostri autisti ci hanno detto che l’episodio non è avvenuto, tra l’altro lungo il percorso in partenza da Partinico, lungo il percorso cittadino, sono presenti ben due biglietterie aperte dalle sei di mattina. Inoltre visto che il biglietto a bordo è maggiorato la gran parte di questi viene acquistata dall’utente presso le biglietterie a terra. L’azienda si dissocia da eventuali episodi di discriminazione che non sono mai accaduti nella nostra storia».

Stefania Brusca

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