Parmonval: Ciccio Tarantino, il portiere goleador «Segnare un rigore è molto meglio che pararlo»

«Segnare un rigore è molto più bello. Quando lo pari finisce tutto lì, invece quando lo realizzi è tutto un’altra cosa: festeggi, tutti i compagni vengono ad abbracciarti e poi tutti ne parlano. Da portiere fare gol è decisamente più bello». Ciccio Tarantino, portiere della Parmonval, non ha dubbi e spiega così a MeridioNews il rigore realizzato a Mazara che ha regalato alla squadra palermitana tre punti pesanti. Classe ’85, l’estremo difensore parla anche dei suoi inizi: «Ho cominciato giocando per strada – spiega Tarantino –, poi ho giocato nel Don Orione e da lì mi ha visto il Palermo e con loro ho firmato un contratto. In rosa ho fatto tutto il settore giovanile, fino ad arrivare in Primavera e poi in prima squadra nell’anno in cui abbiamo sfiorato la serie A perdendo l’ultima partita a Lecce».

Tarantino poi non ha avuto l’opportunità di continuare nel calcio professionistico e prova a spiegare come sono andate le cose: «Sono stato eletto miglior portiere della Primavera Italiana, Tacconi mi ha premiato a Lugano. Sono stato convocato in Nazionale under 18. Poi il Palermo mi ha fatto rescindere il contratto per andare in serie D al Marsala. E nel calcio dilettantistico ho continuato la mia carriera, giocando in tante piazze. Purtroppo, però, nel calcio contano tanto le amicizie e le conoscenze». La Parmonval quest’anno è la vera sorpresa del girone A di Eccellenza e si trova in piena zona play off: «Abbiamo iniziato molto bene. La società e il mister Mutolo – continua il portiere – hanno allestito una bellissima squadra. Ad oggi siamo solo due i grandi, perché Picone e Manfré sono stati mandati via e ci sono diversi infortunati. Andiamo in campo sempre per vincere e a Mazara lo abbiamo fatto con sei o sette under. Siamo contenti della classifica che abbiamo e vogliamo continuare a dare il massimo».

Quest’anno l’estremo difensore ha già realizzato due gol su rigore e meglio di lui ha fatto soltanto Messina, che è a quota tre reti: «Innanzitutto sono un portiere. Ci è venuto a mancare Rappa che era il nostro rigorista e il mister e la società mi hanno dato questo compito. Il primo l’ho segnato al 95’ col Casteldaccia, sono andato a prendere la palla per battere io. Da lì in poi ho avuto questo ruolo». Il fatto di andare a segno non è però una novità per l’estremo difensore: «Ne ho fatto uno anche nella Primavera del Palermo – ricorda Tarantino – contro la Salernitana. Poi ho segnato con le maglie di Serradifalco e con il Campobello di Mazara. Con quest’ultima maglia ho segnato anche su azione, sugli sviluppi di una punizione». In molti pensano che quello del portiere sia il ruolo più bello: «Fare il portiere è bello quando fai le parate e ti fanno i complimenti. Bisogna sempre ricordarsi che sei l’ultimo uomo e nessuno ti può salvare, quindi serve carattere. Quando ero piccolo facevo l’attaccante, poi quando sono andato a provare con una squadra mi hanno messo in porta. E da lì ho continuato».

Se la squadra mondelliana sta andando così bene è perché a comporla è un gruppo molto unito: «La Parmonval è una famiglia, la società ci fa stare bene e siamo molto uniti tra staff tecnico e giocatori. Io sono qui da tre anni e devo solo ringraziarli per l’opportunità di stare con loro. Al di là del calcio, inoltre, sono persone speciali e non ci fanno mancare nulla. Spero di finire la carriera con loro». Gli ottimi risultati ottenuti finora, hanno una dedica speciale: «Il gol lo vorrei dedicare a tante persone, ma scelgo Edy Tamajo, il nostro presidente. In questo momento il mio pensiero è rivolto a lui, quindi gli dedico gol e vittoria». Tamajo, rieletto deputato all’Ars, è indagato dalla Procura di Palermo con l’accusa di aver comprato voti alle recenti Regionali.

Gli obiettivi della squadra biancazzurra, nonostante l’ottima situazione di classifica, non sono cambiati: «Dobbiamo cercare di arrivare a 40 punti prima possibile per centrare la salvezza. Poi se saremo lassù anche tra qualche mese, perché non continuare a inseguire il sogno play off? Intanto però – conclude Ciccio Tarantino – pensiamo a salvarci, come abbiamo fatto in questi anni».

Luca Di Noto

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