Nel corso della campagna di scavi archeologici avviata lo scorso 28 agosto dal Parco archeologico di Leontinoi e Megara insieme con l’università Tor Vergata di Roma, sono state riportate alla luce straordinarie testimonianze di varie epoche. Una equipe composta da circa trenta studenti di archeologia, guidati dalle professoresse Marcella Pisani e Alessandra Molinari, ha operato in due aree vicine sul pianoro settentrionale del colle San Mauro all’interno del Parco.
«L’importante risultato scientifico, sotto il profilo storico archeologico, per la valorizzazione e la tutela culturale del Parco di Leontinoi e per le sue ricadute future sotto il profilo della fruizione turistica – afferma l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – è stato reso possibile grazie al felice connubio e la sinergia tra istituzioni culturali e di ricerca scientifica, enti locali, tra cui i comuni di Lentini e Carlentini e aziende private».
Le strutture ritrovate riguardano un tempio monumentale, già parzialmente emerso nel corso delle precedenti campagne, del tipo a cella senza colonnato greco di età arcaica risalente al VI secolo avanti Cristo, ma ancora in uso nella prima età ellenistica. Nell’area adiacente sono state rinvenute, invece, delle latomie e strutture di età medievale probabilmente utilizzate come tempio di culto nel XIII secolo.
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