Palermo, Vitiello loda De Zerbi «In lui rivedo qualcosa di Conte»

«Da quando c’è il mister non ho giocato, però il campionato è lungo. Sono convinto che ci sarà spazio per tutti, ma ovviamente il mio obiettivo è quello di scendere sempre in campo, allenandomi con tanta volontà per cercare di ritagliarmi un posto la domenica. Ho parlato col mister e mi ha manifestato la sua fiducia. Bisogna continuare a lavorare, mettendo da parte l’io e facendo prevalere il noi». Il difensore del Palermo Roberto Vitiello è stato il protagonista della conferenza stampa odierna in casa rosanero. Iniziata la stagione con la fascia di capitano al braccio, l’ha poi dovuta cedere a Diamanti, dopo l’arrivo di De Zerbi: «Alino è il nostro giocatore più rappresentativo e il suo passato parla da solo. Io lo conoscevo già, può fare la differenza in questa squadra. È entrato in punta di piedi, ma adesso è un giocatore che si fa sentire e un punto di riferimento».

Al momento la squadra è decimata per la sosta: «Siamo in pochi – continua il difensore –, però stiamo lavorando bene. È un periodo utile per recepire le idee del mister. Forse sarebbe stato meglio dare continuità e giocare subito dopo la partita di Genova perché eravamo in un buon momento. I risultati ci stanno dando ragione e sicuramente è un momento positivo». Il Palermo, attualmente, è in un ottimo periodo di forma: «I risultati stanno arrivando. Le tre partite giocate in casa sono molto diverse tra loro: col Sassuolo ce la siamo giocata, abbiamo perso su rigore contro una squadra molto più avanti nella preparazione; col Napoli abbiamo tenuto testa per un tempo, poi le cose non sono andate bene nella ripresa; anche con la Juve, infine, abbiamo fatto una buonissima gara. Non ci sono stati punti, ma le prestazioni ci sono state».

Il prossimo avversario dei rosa sarà il Torino dell’ex ‘Gallo’ Belotti: «Già da Palermo si vedeva che avrebbe avuto un futuro roseo. Sta maturando e sono contento che stia attraversando un bellissimo momento anche perché è un giocatore umile. Il Torino è un’ottima squadra, assieme al Chievo potrebbe essere finora la sorpresa del campionato, anche se non si dovrebbe parlare di sorpresa visto che il Torino è una squadra molto apprezzata. Per noi sarà una gara molto difficile». Contro il Torino, il 29 aprile del 2015, Vitiello realizzò il suo unico gol con la maglia rosanero: «Lo ricordo bene, fa sempre piacere ricordare i gol che si segnano in serie A. Il mio obiettivo è sempre quello di dare un contributo alla causa».

La scorsa estate sono arrivati tanti nuovi elementi, che però si stanno ritagliando il proprio spazio: «I nuovi acquisti – spiega Vitiello – si stanno inserendo molto bene e stanno facendo benissimo. Si tratta di ragazzi con ampi margini di miglioramento e siamo felici che siano qui con noi, perché possono darci una mano. Non sarebbe carino fare nomi, ma stanno facendo tutti bene». Vitiello, poi, fa da scudo alle critiche in passato rivolte a Posavec e, soprattutto a Nestorovski. Il riferimento, seppur velato, è a Fabio Caressa, che qualche giorno fa definì il macedone, senza mezzi termini, una ‘pippa’: «Ci sono state delle critiche nei loro confronti, soprattutto per Nestorovski non sono state dette delle parole carine. Fa piacere che Nesto sia in un bellissimo momento e stia facendo tanti gol. C’era tanto scetticismo anche per Posavec, ma siamo contenti che i due ragazzi ci stiano dando una grande mano».

A chi gli chiede di fare un confronto tra De Zerbi e Ballardini, Vitiello evita di rispondere: «Siamo legati anche a Ballardini perché con lui abbiamo ottenuto una salvezza importantissima, quasi insperata, facendo qualcosa di straordinario. Lo ringraziamo per l’aiuto che ci ha dato. Il mister e la società hanno deciso di separarsi, da lì abbiamo voltato pagina. Non mi va di fare paragoni perché sono allenatori diversi con idee diverse. Con De Zerbi è arrivata nuova linfa e nuovo entusiasmo, lui e il suo staff hanno portato qui delle idee innovative, che non avevo mai sentito». Il difensore, a questo punto, prova a tracciare un ritratto del nuovo tecnico rosanero: «De Zerbi ci chiede di fare possesso palla, già a partire dalle retrovie. È vero che questo comporta dei rischi, ma siamo convinti che sia la strada giusta. Dobbiamo mettere gli attaccanti in condizione di fare bene, questo è quello che ci sta insegnando il mister. Ovviamente però dobbiamo migliorare».

Il numero 2 rosanero, poi, fa un parallelismo tra il tecnico dei siciliani e Antonio Conte, che Vitiello ha avuto come tecnico a Siena: «Effettivamente ci sono delle analogie: è molto simile come approccio agli allenamenti, se parliamo di enfasi e partecipazione emotiva all’allenamento. Anche da un punto di vista psicologico sono simili, anche se le idee di gioco, poi, sono diverse». Parlando di calciomercato, quest’estate sembrava che Gonzalez dovesse andare via, invece è ancora in rosanero ed è uno dei pilastri dell’undici di De Zerbi: «Siamo molto contenti che Pipo sia rimasto con noi, è un giocatore molto importante e ci sta dando un grande contributo». Infine, Vitiello dà uno sguardo alle squadre che da qui alla fine lotteranno per non retrocedere: «Ci sono cinque o sei squadre che si giocheranno la salvezza, ma potrebbero esserci delle sorprese, come spesso accade in serie A. Una squadra può iniziare benissimo e poi essere risucchiata nelle zone calde. Noi dobbiamo pensare a noi stessi, perché sappiamo di dover racimolare dei punti. Non ha senso guardare agli altri. Molti ci dànno per spacciati – conclude Vitiello –, dobbiamo fare bene per fare ricredere tanta gente».

Luca Di Noto

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