Palermo, un robot sul palco del Massimo

Dopo la prima assoluta del settembre dello scorso anno, in Italia, torna ancora una volta a Palermo Geminoid F, il robot-umanoide dalle fattezze di una donna giapponese, che reciterà in uno spettacolo teatrale al fianco di una vera attrice in carne ed ossa, l’americana Bryerly Long, per una nuova edizione di “Sayonara” (“Arrivederci” in giapponese), guidato dal direttore artistico Oriza Hirata della compagnia teatrale Seinendan di Tokyo. Un robot disegnato e progettato per apparire e agire alla stregua di un essere umano.

L’evento speciale si svolgerà giovedì 1 e venerdì 2 novembre, alle 18, nella Sala Onu del Teatro Massimo di Palermo, nell’ambito del Congresso Internazionale della BICA Society in programma dal 31 ottobre al 3 novembre nel Grand Hotel Piazza Borsa, organizzato dagli ingegneri Rosario Sorbello, docente di robotica, e Antonio Chella, direttore del Laboratorio di Robotica del Dipartimento di Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica e Meccanica (DICGIM) dell’Università degli Studi di Palermo.

La BICA (Biologically Inspired Cognitive Architectures) Society è una società scientifica senza scopo di lucro, fondata nel 2010, con sede negli Stati Uniti, con lo scopo di creare una infrastruttura che supporti i ricercatori ad affrontare le problematiche relative alla creazione di robot dotati di intelligenza simile a quella umana.

Oltre alla riproposizione della nuova edizione dello spettacolo “Sayonara”, evento unico nel suo genere, organizzato in anteprima italiana assoluta a Palermo il 15 settembre 2011, all’interno del Congresso Internazionale di Intelligenza Artificiale, durante la manifestazione sarà possibile anche ascoltare Telenoid, un robot umanoide minimale molto particolare, che interpreta la musica jazz muovendo la testa, il busto, le braccia e le labbra ed è capace di duettare con un cantante jazz “umano”, adattandosi al tipo di improvvisazione eseguita dall’uomo.

Il robot Geminoid F è stato prodotto da Hiroshi Ishiguro, uno dei massimi e più rinomati scienziati, a livello mondiale, nel campo della robotica, proveniente dall’Università di Osaka nella parte occidentale del Giappone, dove i robot umanoidi hanno un prezzo di realizzazione che parte da 1 milione di euro in su. Tutti i movimenti dell’androide sono comandati solo da 12 motori. Il professore giapponese ha anche riprodotto un robot sosia di se stesso e delle sue figlie.

“Con il professore Hiroshi Ishiguro dell’Università di Osaka, con questa nuova edizione di Sayonara – spiega il professore Rosario Sorbello – ricerchiamo la “percezione della presenza” da parte degli umani di fronte a un robot androide. Abbiamo migliorato la capacità dell’agente robotico di manifestare sentimenti e di suscitare nell’ascoltatore l’illusione di essere capace di emozionare. Il Geminoid F, attraverso l’espressività del volto, la naturalezza dei suoi gesti e la memoria di esperienze usate per simulare le emozioni – aggiunge – potrebbe suscitare nell’interlocutore una idea di vitalità ed in un prossimo futuro, quando sarà capace di interagire in modo del tutto soddisfacente, arginare la solitudine che molte persone, specialmente nella società giapponese, vivono come stato di profonda emarginazione. Naturalmente, qualcuno obietterà che i robot non potranno mai essere capaci di emozionare veramente, invece ci stiamo muovendo nella direzione opposta per dimostrare il contrario. Ci attendiamo la presenza di tanti palermitani che resteranno davvero sorpresi e stupiti”, afferma Sorbello.

Alla prima teatrale dell’1 Novembre, oltre agli organizzatori dell’evento, saranno presenti il magnifico Rettore dell’Università di Palermo Roberto Lagalla, il capo dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata giapponese in Italia, Sumiko Osugi, il sindaco di Corleone Leoluchina Savona, il preside di Ingegneria Fabrizio Micari e Antonino Salina, direttore Generale dell’Istituto ZooProfilattico.

Nello spettacolo che andrà in scena 1e 2 novembre, l’attrice americana Long recita la parte di una ragazza colpita da una malattia che viene abbandonata dai propri genitori i quali decidono di affidarla alle cure del robot androide Geminoid F.
Il robot Geminoid F, dalle fattezze di una donna giapponese dai lunghi capelli neri, recita durante lo spettacolo alcune poesie alla ragazza abbandonata. Seduta su una sedia per tutto il tempo dello spettacolo, il Geminoid F porta avanti conversazioni e monologhi, vestita con un pantalone ed una maglietta nera. I suoi occhi risplendono e il suo petto si gonfia e si sgonfia grazie ad una respirazione artificiale perfino quando parla, sorride o si mostra stupita, con la sua espressione facciale che imita la profondità dello sguardo di una persona reale. La sua voce e i suoi gesti sono stati appresi dall’imitazione per apprendimento della voce e dei gesti di una vera attrice professionista.

“Vedere agire questo androide è un’esperienza estetica straniante, perché dalla distanza della platea non capisci la linea di demarcazione tra l’essere umano e il robot. Cerchiamo con questo tipo di ricerca di dare risposta a due interrogativi: quale è l’essenza della vita e in particolare dell’essere umano e se sia possibile con i robot migliorare la vita interna dell’uomo”, sostiene Antonio Chella.

Durante la manifestazione sarà possibile anche ascoltare Telenoid, un robot umanoide minimale molto particolare, che interpreta la musica jazz muovendo la testa, il busto, le braccia e le labbra ed è capace di duettare con un cantante jazz “umano”, adattandosi al tipo di improvvisazione eseguita dall’uomo. “Con questo nuovo progetto – precisa Sorbello – assieme al professore Chella vogliamo analizzare il ruolo della corporeità, della gestualità, delle emozioni e della coscienza nell’improvvisazione musicale jazz mediante l’utilizzo di un artefatto robotico. Il progetto tiene conto dei movimenti gestuali del cantante durante il duetto jazz, delle sue espressioni emozionali e anche degli aspetti creativi dell’improvvisazione jazz. Un interessante campo di applicazione – osserva Rosario Sorbello – riguarderà la compagnia agli anziani, che potranno avere la possibilità di insegnare al Telenoid le canzoni popolari imparate durante tutta la vita salvaguardando quindi una parte del patrimonio culturale della musica popolare”.

I due progetti Geminoid F e Telenoid nascono da una lunga collaborazione tra i professori Rosario Sorbello e Antonio Chella del Laboratorio di Robotica dell’Università degli Studi Palermo e il professore Hiroshi Ishiguro dell’Università di Osaka. Questa collaborazione ha dato come frutti la realizzazione, da parte del laboratorio di robotica di Palermo, non solo dell’architettura interna del robot Geminoid F, ma anche lo sviluppo del robot umanoide Telenoid (la foto del Telenoid che si allega è stata realizzata dal fotografo scientifico Massimo Brega della The-LightHouse).

Ed ancora, il prossimo 4 novembre il Sindaco di Corleone, Leoluchina Savona, conferirà al professore Hiroshi Ishiguro nel palazzo comunale, la cittadinanza onoraria per i suoi alti meriti scientifici e per l’amore dimostrato verso le bellezze della Sicilia. L’evento, aperto al pubblico, vedrà il professore Ishiguro illustrare i nuovi progetti che sta portando avanti con l’Università di Palermo.

Redazione

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