Palermo, Orlando: “Non possiamo aumentare la Tares”

DI FATTO, E’ LA RISPOSTA AI DIPENDENTI DELLA RAP (CIOE’ AI DIPENDENTI EX AMIA) CHE VORREBBERO AUMENTI DI STIPENDI SULLA PELLE DEI CITTADINI PALERMITANI (CHE DOVREBBERO PAGARE ALTRE TASSE!).

Qualche settimana fa l’Amministrazione comunale di Palermo è stata criticata perché avrebbe usato la mano pesante con la Tares. A fare la voce grossa sono stati, soprattutto, i consiglieri comunali del PD. Oggi il Sindaco della città, Leoluca Orlando, indirettamente, ha risposto anche a chi l’aveva criticato. E l’ha fatto prendendo di petto la questione Rap, la società che ha preso il posto dell’Amia.
A quanto è dato capire, i dipendenti della Rap – che poi sono i soliti dipendenti dell’ex Amia, ormai fallita – pretenderebbero un aumento di stipendio. Chi dovrebbe pagare? Naturalmente i cittadini di Palermo con un aumento delle tasse. Sennò non raccolgono l’immondizia che, infatti, giace in tante strade della città
A questi il Sindaco Orlando ha risposto per le rime: “Mettere in ginocchio la città non garantendo i servizi di raccolta, spazzamento e pulizia non aiuta sicuramente la causa dei lavoratori della Rap. La posizione dell’Amministrazione comunale è chiara: non aumentare la Tares ed evitare il fallimento della Rap, dopo il fallimento dell’Amia”.
“Chi pretende l’aumento della Tares e vuole fare fallire la neonata Rap – ha aggiunto il Sindaco – deve sapere che si mette contro la città e contro l’Amministrazione Comunale, assumendosi le responsabilità”.
Su questo tema sarebbe stata gradita una presa di posizione da parte dei consiglieri comunali del PD. Anche per fugare il dubbio che questo Partito da un lato si dichiari, contemporaneamente, contro l’aumento della Tares e a favore dei dipendenti ex Amia che vogliono più soldi e, quindi, un aumento della Tares…

Sempre in tema di aziende partecipate dal Comune si è svolto ieri un incontro tra il Sindaco Orlando, il vice Sindaco Cesare Lapiana e l’assessore al Bilancio Luciano Abbonato con i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. 
Nel corso dell’incontro Orlando ha rimarcato la situazione di crisi delle Aziende, sottolineando che l’Amministrazione non può aumentare la pressione fiscale sui cittadini palermitani e che è quindi necessario, da parte di tutti, un impegno per scongiurare il rischio di dissesto delle Aziende.
Si è discusso anche della situazione della Gesip, rispetto alla quale è stato ribadito l’impegno di non intaccare il livello reddituale in atto con la Cassa integrazione. È stato inoltre ricordato che l’Amministrazione ha già avviato in tutte le Aziende un processo per favorire il pensionamento e incentivo all’esodo, al fine di ottenere in prospettiva disponibilità di utilizzo di altro personale.
Analogo percorso è stato avviato anche per Gesip per l’incremento dell’esodo volontario e forme di sostegno all’auto-impiego con incentivi da parte del Comune.
Allo stato, mancando la previsione normativa per la mobilità fra Aziende partecipate e dovendo quindi comunque ricorrere alla CIG in deroga, come prospettato dal Ministero, è necessaria la sottoscrizione della stessa da parte del Comune, del Ministero, della Regione , dell’Inps e di Italia Lavoro.
L’Amministrazione – ha informato il Sindaco – ha già concordato il testo e il percorso del protocollo d’intesa con Ministero e Regione e adesso si attende il via libera finale dallo stesso Ministero e da parte del Presidente della Regione.

Redazione

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