Leoluca Orlando spinge il piede sull’acceleratore. Il sindaco, in contatto con i vertici di Lega Calcio e Figc, dà un impulso al processo che culminerà con la nascita di un nuovo Palermo e domani, giorno in cui sarà ufficializzata da parte del Consiglio Federale la scomparsa della società rosanero dal calcio professionistico, renderà noto il bando pubblico definito ieri in una riunione notturna. La conferenza stampa è in programma alle 11 a Palazzo delle Aquile dove il primo cittadino – spiega una nota – «presenterà l’avviso per l’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte di società sportive per l’iscrizione della squadra di calcio della Città di Palermo al campionato 2019/2020».
Diverse le domande arrivate finora sul suo tavolo. Nella corsa al titolo sportivo della società di viale del Fante, che coinvolge anche l’imprenditore palermitano Tommaso Dragotto, l’italo-americano Tony Di Piazza e un gruppo di Hong Kong, la prima fila è occupata in questo momento dal duo composto da Mirri (titolare della Damir che a febbraio investì 2,8 milioni in cambio della gestione quadriennale della pubblicità al Barbera) e dall’ex amministratore delegato rosanero Sagramola. Un tandem tallonato dal presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, fortemente interessato al Palermo pur sapendo che saranno «oggetto di valutazione positiva» i candidati che non sono proprietari di altri club in modo che i rosanero non diventino satellite di un altro sodalizio. Il numero uno blucerchiato, in trattativa per la cessione della società ligure, ieri è atterrato nel capoluogo siciliano per promuovere un progetto legato al calcio femminile ma il suo modus operandi (nel pomeriggio è andato a Ballarò, quartiere in cui è nata Pamela Conti, l’ex trequartista della Nazionale intorno alla quale ruota il progetto che vuole portare avanti il produttore cinematografico) non è stato apprezzato da una parte della tifoseria.
Esplicito il disappunto del collettivo della Curva Nord 12: «Il Palermo ha subìto troppe infamie – recita una nota scritta su Facebook a corredo di un’immagine in cui il gruppo ultras esprime il proprio dissenso nei confronti del presidente blucerchiato – da Zamparini a Baccaglini, dagli inglesi a Tuttolomondo sono state troppe le parole dette a vanvera. D’ora in poi gradiremmo persone che parlassero meno e facessero solo fatti, che facessero meno passeggiate in città e pensassero più a progettare un ritorno imminente nel calcio che conta ma soprattutto gradiremmo persone oneste che non abbiano problemi giudiziari (la Procura di Roma ha chiesto per Ferrero, accusato di appropriazione indebita, autoriciclaggio e utilizzo di fatture false, il rinvio a giudizio nell’ambito di un’indagine che a novembre portò ad una serie di sequestri per circa 2,6 milioni, ndr) o processi in corso per reati legati alla mala gestione delle società che hanno avuto».
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