di Gabriele Bonafede
Criticati per lungo tempo, spesso additati da una parte dei tifosi come principali corresponsabili di una retrocessione annunciata, Ezequiel Muñoz e Michel Morganella hanno portato il Palermo al primo posto in classifica a suon di gol. E per due volte in pochi giorni.
Qualche giorno fa era la doppietta di Muñoz a segnare la vittoria per 3 1 sul Cittadella e il primo posto in classifica. Ieri pomeriggio tutta la rabbia di Morganella è stata esplosa in quel tiro che ha quasi sfondato la rete della Ternana e regalato i tre punti e nuovamente il primato al Palermo.
È una riscossa attesa da molto tempo, soprattutto dal patron rosanero Zamparini che non ha mai cessato di credere in questi due giovani di belle speranze non troppo amati da una parte del pubblico rosa.
Eppure, tutti i tifosi, anche i più critici, hanno sempre riconosciuto a questi due giocatori un paio di qualità esclusive. Lo svizzero Morganella è sempre stato un gran lottatore con una corsa da centometrista, qualità da sempre ammirate sul campo come sugli spalti. Dellargentino Muñoz si è sempre detto che per essere un difensore ha piedi buoni e anche un buon tiro, ancorché poco utilizzato, oltre a un gran colpo di testa.
Anche su queste pagine, abbiamo però messo laccento sui difetti dei due: poca qualità nel palleggio, cross non troppo precisi da parte di Morganella; lentezza, ingenuità e irruenza eccessiva in Muñoz.
Dopo anni di presenze in rosanero, i due sono tuttavia maturati e lo hanno dimostrato per benino nelle ultime prestazioni. Prestazioni da incorniciare, non cè che dire. Migliore in campo con il Cittadella, Ieri Muñoz è mancato molto alla difesa. Morganella, oltre al gol e allabituale corsa senza risparmio, ha effettuato un paio di cross signorili, purtroppo non sfruttati a dovere dallattacco rosa contro la Ternana.
Se limpazienza della tifoseria più critica non ha giovato alle loro prestazioni per lungo tempo, ambedue devono ringraziare la perseveranza della dirigenza rosanero nel volerli in campo, quasi a tutti i costi, e gli allenatori che si sono susseguiti nella panchina del Palermo. Tre allenatori su tutti li hanno fatti crescere: Gasperini, Sannino e Iachini. Gasperini e Sannino, già nello scorso, sciagurato campionato, hanno insegnato a Muñoz larte paziente del difensore. Largentino, da irruento e fautore di topiche negative, è diventato paziente, capace di trovare il momento giusto per spezzare le trame offensive o intervenire in maniera pulita sul pallone. Iachini gli ha dato anche quel senso della posizione e quella capacità di indirizzare la palla di testa che ancora gli mancavano per farne un atleta di vertice anche in serie A.
Belotti e Iachini festeggiano. Foto tratta dal sito facebook “Palermo calciomercato 24 ore su 24”Morganlella ci ha messo più tempo per evidenziare le proprie qualità: quando un giocatore deve gran parte della sua abilità a corsa, agonismo e determinazione, necessariamente ha bisogno che tutto il resto della squadra e, possibilmente, anche il pubblico collaborino. Non avrà i piedi di una mezzala, ma i chilometri che macina in campo iniziano a essere fruttiferi. Lo erano già dalla fine del precedente campionato e con Iachini in panchina ha trovato finalmente posizione e cooperazione con il resto della squadra. Ieri, come in altre occasioni meno fortunate, ha chiarito che quando cè da esplodere una bomba precisa e potente verso la porta lo sa fare, eccome.
Tifosi del Palermo all’Olimpico nella finale di coppa Italia del 2011. Foto tratta da youtube.Benvenuta la riscossa di questi due giocatori: finalmente sono cresciuti abbastanza per fare la differenza su altre squadre di serie B. Da segnalare che anche Ujkani, altre volte criticato, ha fornito una prestazione grandiosa contro la Ternana ed è stato lui il migliore in campo grazie a parate e interventi prestigiosi.
Su queste pagine li abbiamo più volte criticati. Ed è un piacere ammettere che le nostre critiche erano eccessive e finalmente siano arrivati risultati che vanno ben oltre le aspettative. Muñoz e Morganella hanno parlato con i fatti. Fatti e gol che sconfessano il nostro mal riposto scetticismo.
Se le migliori amicizie nascono da incomprensioni e litigi iniziali, tra pubblico rosanero e questi due giocatori sembra iniziata, finalmente, una bella amicizia. E con i migliori ingredienti nel reame di Eupalla, che sono corsa, determinazione, concentrazione, attaccamento alla maglia e gol decisivi!
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