Palermo, missione compiuta all’ultimo atto del girone Vittoria a Francavilla e settimo posto in classifica

Chiusura del cerchio in linea con le aspettative e soprattutto le speranze del Palermo: vittoria sul campo della Virtus Francavilla e, in virtù del mancato successo del Foggia fermato in casa dal Catania, settimo posto in classifica. Che domenica prossima nel primo turno dei playoff consentirà ai rosanero di affrontare l’ottava, cioè il Teramo che vincendo tra le mura amiche contro la Viterbese ha superato il Foggia, in casa e con due risultati su tre a disposizione. Il raggiungimento dell’obiettivo, in ogni caso, passava inevitabilmente dal ‘comportamento’ del Palermo in terra pugliese e gli uomini di Filippi hanno ‘fatto il proprio dovere’ conquistando l’intera posta in palio (3-1 il risultato finale) nell’ultima giornata della regular season del girone C. Una vittoria nel segno di Nicola Valente, a segno anche all’andata e grande protagonista del match disputato sul sintetico dello stadio Giovanni Paolo II di Francavilla Fontana con una doppietta che, dopo l’iniziale vantaggio dei padroni di casa realizzato al 21’ da Nunzella lasciato colpevolmente solo al centro dell’area e libero all’altezza del dischetto di rigore di battere comodamente Pelagotti su assist di Carella dall’out destro, ha incanalato la gara sui binari rosanero.

Bello al 29’ il primo gol dell’esterno sinistro con un angolato colpo di testa sul secondo palo propiziato da un cross di un ispirato De Rose ma il confronto non regge se il termine di paragone è la prodezza siglata a tre minuti dal 45’: una rete da antologia con una splendida conclusione al volo (su un cross di Broh, schierato nell’undici iniziale come trequartista nel 3-4-2-1 al fianco di Floriano) sotto l’incrocio grazie ad una perfetta coordinazione che, ovviamente con le dovute proporzioni, ha ricordato il gesto di Van Basten a Monaco di Baviera nella finale Olanda-Unione Sovietica degli Europei del 1988. E il numero 14 rosanero avrebbe potuto realizzare anche una tripletta se subito dopo l’1-2 e al 19’ della ripresa non avesse sprecato due nitide palle gol da ottima posizione. Sarebbe stata la classica ciliegina su una torta comunque molto gustosa e preparata con buonissimi ingredienti: qualità al servizio della squadra, tanta corsa e disponibilità al sacrificio funzionale al ruolo a tutta fascia ritagliato per lui dal tecnico Filippi. Che chiude la stagione regolare con una media personale di due punti a partita (sei vittorie, due pareggi e due sconfitte il suo score da allenatore titolare dopo l’esonero di Boscaglia) e che può iniziare a proiettarsi con fiducia verso i playoff prendendo spunto dai segnali provenienti da questa partita.

L’imprevedibilità che contraddistingue il Palermo implica la capacità di sorprendere anche per qualcosa di positivo: la legittima preoccupazione dettata dal modo in cui era maturato il successo interno con la Cavese lascia il posto ad un (cauto) ottimismo alimentato dalle risposte che il gruppo ha fornito ieri in Puglia. Anche se la compagine di Colombo (subentrato lo scorso 18 marzo all’esonerato Trocini) non aveva molto da chiedere al campionato essendo ormai salva e fuori dai playoff, quella dei rosanero non era una partita semplice contro un avversario bene organizzato e sceso in campo con la mente libera. Se ad un certo punto si è spostato l’asse del match e i biancocelesti dopo il momentaneo 1-0 hanno perso gradualmente sicurezze e punti di riferimento, il ‘merito’ è di un Palermo compatto e motivato, bravo a non lasciarsi condizionare dalle diverse defezioni in organico e a rimanere concentrato sul proprio impegno senza fare calcoli di alcun tipo. Proprio come se la partita contro la Virtus Francavilla fosse davvero l’ultima.

E a questo proposito, una delle notizie più liete per Filippi è il fatto che l’abbiano interpretata in questo modo anche coloro che sono subentrati dalla panchina, su tutti Saraniti e Silipo chiamati in causa dopo l’intervallo (al posto di Rauti e Broh) ed entrati con il piglio e l’atteggiamento giusto. Ed è stato proprio il binomio Saraniti-Silipo l’artefice al 60′ del definitivo 3-1: assist dell’attaccante palermitano, ex di turno, e sigillo del fantasista classe 2001 a segno per la prima volta in questo campionato. Punto esclamativo in una gara che, dopo una fase di assestamento iniziale con alcune sbavature e coincisa con il gol dei padroni di casa, una volta ribaltato il punteggio i rosa hanno saputo leggere con ordine e piena padronanza.

Antonio La Rosa

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