Non è ancora ufficiale ma è come se lo fosse: il centrocampista Eddy Gnahoré è un nuovo calciatore del Palermo. Il calciatore francese è arrivato ieri sera nel ritiro di Bad Kleinkirchheim dove ha raggiunto i suoi nuovi compagni di squadra. Gnahoré arriva in rosanero dal Napoli per circa un milione e mezzo di euro e firmerà un contratto fino al 2021, ma i partenopei hanno mantenuto il diritto di recompra. Con Gnahoré è arrivato in ritiro anche il direttore sportivo Fabio Lupo che questa mattina ha fatto il punto della situazione sul mercato e non solo: «Qualcosa bisogna ancora fare – spiega il ds –, ma adesso noi affrontiamo una settimana importante, la prima di ritiro, alla fine della quale avremo un quadro più chiaro della situazione per capire quali movimenti di mercato andare a fare, perché vogliamo fare le cose per bene. Per questo ci vogliono idee chiare e un pizzico di pazienza».
Gnahoré arriva a Palermo con un anno e mezzo di ritardo, dopo essere stato accostato ai rosa nel corso del mercato invernale, a gennaio del 2016: «A volte nella vita si hanno anche dei rimpianti – continua Lupo – e credo che abbia capito anche all’arrivo di ieri sera cosa significa venire a Palermo. In macchina abbiamo chiacchierato un po’ e si tratta di un giocatore molto motivato e determinato. I giocatori devono arrivare qui pensando che il Palermo possa essere l’occasione della vita e penso che per Gnahoré lo sia, ma alle parole bisogna dare seguito con i fatti». Le operazioni dei rosa però non si concludono qui, la società sembra avere le idee chiare soprattutto sulle pedine inamovibili: «Abbiamo un mercato in evoluzione di ora in ora, lo monitoriamo e abbiamo le idee chiare su quelli che non devono andare via, pur sapendo quali sono le dinamiche del mercato che poi ti possono portare anche a scelte dolorose, però noi siamo decisi a rimanere fermi nelle nostre convinzioni per ripartire da questi giocatori».
Secondo gli ultimi rumors, il Palermo sarebbe anche molto vicino all’ingaggio di Alberto Pomini dal Sassuolo per fare da chioccia a Posavec: «Ci sono vari profili, dobbiamo valutare bene i portieri che sono in organico e cercare di trovare per loro un percorso tecnico giusto. Anche lì faremo le cose con calma senza farci prendere dalla fretta». In uscita invece Gazzi e Diamanti, alle prese però con situazioni diverse: «Per quanto riguarda Gazzi siamo un pochino più vicini (alla rescissione, ndr), invece per Diamanti stiamo valutando alcune posizioni. Il giocatore vorrebbe rimanere in serie A e sta valutando alcune situazioni insieme ai suoi agenti, però le posizioni sono leggermente diverse, per Gazzi siamo diciamo alle ore finali». Tra i giocatori con le valigie in mano potrebbe esserci anche Carlos Embalo: «Fa parte di quel gruppo di giocatori che devono essere valutati con molta attenzione. Non credo che ci siano giocatori che si dimenticano di giocare a calcio in pochi mesi. Quando dico che bisogna fare le cose con calma vuol dire che dobbiamo guardare bene ciò che abbiamo in casa prima di andare a prendere altri giocatori. Embalo merita grande attenzione».
Domani intanto la squadra scenderà in campo per la prima amichevole, affrontando, alle 17 l’FC Bad Kleinkirchheim: «Se domani mattina bisognasse scendere in campo per una partita ufficiale – prosegue il ds –, credo che questa sia già una buona squadra, non ci sono interventi urgenti da fare. Qualcosa va aggiustata per le idee dell’allenatore, ma senza urgenza perché è già una buona squadra così». Ovviamente però qualcosa potrebbe cambiare nelle prossime settimane: «Ci sono ancora più di quaranta giorni di mercato per andare a rinsaldare un organico che va rafforzato numericamente anche in considerazione delle cinque finestre internazionali». Tra i giocatori in uscita anche Morganella, che però potrebbe anche non lasciare Palermo: «A volte la permanenza dipende da tanti fattori: ci sono tante situazioni di mercato in entrata e in uscita, ma prima di fare muovere un giocatore serve che ci sia anche un mercato adeguato al valore del giocatore. È facile chiedere un calciatore, che ci sia qualche squadra interessata a Morganella è normale e fisiologico, però poi ci sono delle valutazioni di mercato e all’interno dell’organico da fare». Infine una battuta sul lavoro fatto fin qui: «Io ho grande entusiasmo, è chiaro poi che è un momento di grandissimo lavoro perché ci sono tantissime cose da fare, non solo quelle mediatiche, ma anche quelle organizzative e strutturali. Se fossi stressato dopo venti giorni di lavoro e non avessi l’entusiasmo di stare a Palermo – conclude Lupo – sarei da licenziamento in tronco, potrei strappare il tesserino».
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