Tre indizi bastano per formare una prova: se il Palermo, al netto della sconfitta rimediata ad Avellino, giocasse in trasferta sempre in Campania adesso si ritroverebbe nei quartieri nobili della classifica. Tre vittorie lontano dal Barbera in questo campionato e tre successi contro squadre campane. Dopo avere battuto Juve Stabia e Cavese, i rosanero hanno esercitato il fluido positivo in terra campana superando con il punteggio di 2-1 la Turris nella venticinquesima giornata del girone C. Una vittoria che, come avvenuto sabato al Barbera contro il Bisceglie, è maturata nel segno di Lorenzo Lucca autore di un’altra doppietta, la terza stagionale e la seconda nel giro di cinque giorni. Colpo di testa angolato su cross di Martin (il centrocampista francese non figurava nell’undici titolare dallo scorso 9 gennaio in occasione del blitz vincente a Cava de’ Tirreni) al 17’ del primo tempo complice un errore in uscita del portiere avversario e tap-in nelle battute iniziali della ripresa in seguito ad una corta respinta dell’estremo difensore dopo un colpo di testa propiziato da un lancio di De Rose: ecco le istantanee dei due gol realizzati dal centravanti classe 2000, arrivato in doppia cifra (dieci gol), a segno per la prima volta in questo campionato lontano dalle mura amiche e sempre più determinante in un Palermo che, in virtù di una classifica piuttosto corta in zona playoff, è ancora in tempo per dare al proprio percorso un indirizzo diverso da quello emerso un paio di settimane fa in concomitanza con la serie di cinque partite senza vittorie.
E’ una nuova prospettiva delineata dal successo di misura ottenuto sul sintetico dello stadio Liguori. Dopo avere vinto con il Bisceglie, il Palermo doveva dare certe risposte anche fuori casa e, pur non avendo fatto cose trascendentali in una partita giocata dalle due compagini su ritmi non particolarmente sostenuti, i segnali incoraggianti sono comunque arrivati. Tra le note con il segno più spicca certamente la reazione dopo un episodio negativo, aspetto che non si era visto ad esempio ad Avellino dopo la ‘papera’ di Pelagotti in occasione del gol di Silvestri al 5’ del secondo tempo. A Torre del Greco, contro un avversario a digiuno di successi dal 23 dicembre e con assenze pesanti (l’esterno Da Dalt squalificato e il centrocampista Signorelli) proprio come gli ospiti alle prese con una mediana con gli uomini contati, il copione è stato differente nel senso che, prendendo spunto proprio da alcune analogie con il match in Irpinia, gli uomini di Boscaglia non si sono lasciati condizionare dall’errore del portiere rosanero, insicuro in un paio di uscite e responsabile in occasione del gol del momentaneo 1-1 siglato da Romano (tiro da fuori area potente ma centrale) allo scadere del primo tempo.
Una rete subita pochi secondi prima dell’intervallo avrebbe potuto lasciare delle scorie e invece con il gol di Lucca al 3’ della ripresa i rosa hanno avuto il merito di allontanare qualche ombra del recente passato e creare le condizioni per sfruttare nuovamente l’inerzia favorevole del match. Il prossimo step da compiere? Trovare continuità, non solo di risultati ma anche di rendimento all’interno della stessa partita. Nell’ultima mezzora, ad esempio, a prescindere dalle variazioni tattiche (dopo l’iniziale 4-3-3, Boscaglia nella ripresa ha disegnato ad un certo punto lo scacchiere prima con il 4-2-3-1 con l’ingresso di Kanouté al posto di Broh e poi con un 3-4-3 quando è entrato il difensore Peretti), la squadra non ha dato l’impressione di totale affidabilità – il centrale difensivo Marconi, entrato al 63′ al posto di Martin, ha dovuto mettere una pezza per neutralizzare una conclusione insidiosa del neo-entrato Ventola lanciato a rete in seguito ad una sbavatura di Accardi – nel momento in cui era chiamata a contenere le sporadiche iniziative di una Turris (rimasta in dieci pochi istanti prima del triplice fischio dell’arbitro per il cartellino rosso rimediato per proteste dal difensore Rainone) proiettata più di una volta in avanti alla ricerca del pareggio. Quando la corazza presenterà meno buchi e ci saranno dei progressi nella gestione e nella lettura di alcune situazioni di gioco nell’arco dei 90 minuti, il Palermo acquisirà i titoli necessari per voltare davvero pagina e lasciare un’impronta nella fase clou di questo girone di ritorno.
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