Palermo e Catania, un derby alla pari

La 35esima giornata di Serie A vede in campo al “Renzo Barbera” il derby di Sicilia, Palermo contro Catania. Le due squadre sentono in particolar modo questa partita per la storia rivalità che vi è tra le due città. Entrambe hanno voglia di riscatto dopo gli ultimi risultati non proprio eccezionali: i palermitani vogliono tornare alla vittoria che manca da 5 partite; gli etnei hanno invece conquistato una sola vittoria nelle ultime 6 partite.
I padroni di casa giocano con il 4-3-1-2 con in porta Viviano, Munoz, Migliaccio, Silvestre e Mantovani in difesa, Barreto, Donati e Bertolo a centrocampo, Ilicic sulla trequarti, Miccoli ed Hernandez in attacco. Montella risponde con il 4-3-3: Carrizo tra i pali, Motta, Spolli, Legrottaglie e Marchese formano la difesa; quindi Izco, Lodi ed Almiron, infine Gomez, Barrientos e Bergessio.
Il ritmo dei primi minuti è elevatissimo: il Catania ha infatti subito una palla gol con Motta che però impatta male la sfera di testa. Sono poi i rosanero a portarsi in avanti con Ilicic che prova la conclusione da lontano, nessun problema però per Carrizo. La partita è piacevole, entrambe provano a prevalere sull’altra senza però riuscirci. Sono però gli ospiti che sono più pericolosi: Gomez scatta sul filo del fuorigioco, entra in area ma viene fermato dalla collaborazione di Silvestre e Munoz. L’attaccante catanese cade a terra e protesta per un rigore che non viene giustamente assegnato. È però il preludio al gol perché pochi minuti dopo, intorno al 25’, sempre il solito Gomez crossa dalla sinistra. Trova Barrientos che s’inserisce perfettamente e serve di testa l’altrettanto solo Legrottaglie. Troppo facile per lui insaccare di testa e battere l’incolpevole Viviano. Il Catania va in vantaggio anche meritatamente, dato quanto costruito in precedenza. Dal gol in poi la partita si addormenta e, nonostante i rosa cerchino il pareggio, gli avversari riescono a gestire bene la palla. Finisce quindi il primo tempo senza tante altre grandi occasioni da gol, né da una parte né dall’altra. Bella partita, soprattutto nella prima mezz’ora.
La ripresa riprende con gli stessi 22 effettivi della prima frazione ed il ritmo è praticamente lo stesso; infatti, dopo appena 2’ è il Palermo a farsi avanti ed anche a siglare il gol del pareggio. Splendido il lancio di Bertolo per Miccoli che controlla perfettamente e beffa Carrizo sul suo stesso palo. Grande gol del capitano rosanero che per festeggiare toglie anche la maglia e viene quindi ammonito. Da dopo il gol è però solo Palermo in campo: i rosa prendono terreno e si fanno sempre più insidiosi con Ilicic, Hernandez ed il solito Miccoli. La partita rimane piacevole anche perché il Catania riesce a ripartire molto bene in contropiede, rendendosi ancora pericoloso con Barrientos. Passano i minuti e il risultato non cambia, sempre inchiodato sull’1-1, nonostante anche la bella punizione calciata dal solito Miccoli intorno al 70’. Nei minuti successivi però son poche le azioni salienti, l’unica è suoi piedi di Hernandez che in rovesciata colpisce il palo. Splendida l’esecuzione dell’uruguaiano, soltanto sfortunato. Gli etnei tornano in avanti dopo la bella giocata dei rosa ed impegnano nuovamente Viviano con un bel tiro a giro di Catellani. Le due squadre sono stremate e le sostituzioni che sono state effettuate sono state causate soprattutto da stanchezza e crampi. La partita termina senza troppi sussulti e così, il tanto atteso derby di Sicilia, termina 1-1.

 

PALERMO: 1 Viviano, 6 Munoz, 3 Silvestre, 2 Mantovani; 14 Bertolo, 8 Migliaccio, 23 Donati, 5 Barreto; 27 Ilicic; 11 Hernandez, 10 Miccoli.

A disposizione: 33 Tzorvas, 15 Milanovic, 31 Pisano, 20 Acquah, 17 Vazquez, 16 Zahavi, 19 Budan.

Allenatore: Bortolo Mutti.

CATANIA: 20 Carrizo, 11 Motta, 3 Spolli, 6 Legrottaglie, 12 Marchese; 4 Almiron, 10 Lodi, 13 Izco (cap.); 17 Gomez, 18 Bergessio, 28 Barrientos.

A disposizione: 29 Terracciano, 14 Bellusci, 8 Seymour, 19 Ricchiuti, 32 Catellani, 7 Lanzafame, 16 Llama.

Allenatore: Vincenzo Montella.

ARBITRO: Gianluca Rocchi (Firenze).

Assistenti: Giorgio Niccolai (Livorno) – Cristiano Copelli (Mantova).

Quarto ufficiale: Marco Guida (Torre Annunziata).

Alberto Prestileo

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