IL GOVERNO DELLE PROMESSE NON CONVINCE PIU. GLI OPERAI DEL SETTORE LHANNO CAPITO E TORNANO A PROTESTARE PER IL RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO PRIMARIO AL LAVORO
Finite le elezioni europee ritornano i problemi della Sicilia. Domani, a partire dalle 15,00, i lavoratori forestali provenienti da tutte le province siciliane si ritroveranno a Palermo, in piazza del Parlamento davanti Palazzo Reale, sede del Parlamento siciliano, in concomitanza dellinizio dei lavori allArs.
Il Governo del presidente Rosario Crocetta, dopo cinque mesi ed a pochi giorni dallinizio della campagna antincendio, è incapace di trovare le soluzioni necessarie a garantire gli impegni assunti con sindacati e lavoratori.
A scendere in piazza a fianco dei lavoratori Ugl Agricoli, Forestali e Pesca per chiedere: la copertura finanziaria per garantire il lavoro a tutti i forestali, il riordino del settore, la stabilizzazione dei lavoratori, il pagamento degli arretrati contrattuali ed il rinnovo del contratto regionale integrativo, ormai scaduto da oltre dodici anni.
Prendiamo atto delle mancate risposte in ordine alla vertenza dei forestali siciliani – dichiara Franco Arena, segretario regionale di Ugl Agricoli, Forestali e Pesca – rispetto agli impegni sottoscritti dal Governo regionale lo scorso 11 marzo per mano dellex assessore dellAgricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea, Dario Cartabellotta.
Dopo il rimpasto della Giunta il nuovo assessore, Ezechia Paolo Reale, lo scorso 19 maggio, ha assunto successivi impegni – sottolinea Arena – manifestando la volontà di rispettare l’avviamento dei 151-isti e 101-isti dell’antincendio e della manutenzione, ma a fine maggio non abbiamo alcun riscontro.
Scendiamo in piazza – dice Arena – perché ad oggi nulla è stato fatto dal Governo regionale che mostra inadeguatezza politica e amministrativa. Per l’antincendio i seimila e 900 lavoratori dovrebbero essere avviati entro la metà del giugno – precisa il segretario regionale dei forestali di Ugl – mentre per gli operai della manutenzione l’avvio dovrebbe essere legato all’approvazione delle perizie tecniche, che tardano invece ad arrivare.
Stiamo con i lavoratori forestali e dei Consorzi di bonifica – conclude Arena – e la protesta mira a rivendicare il diritto al lavoro ed alla garanzia sul futuro occupazionale. Il Governo regionale ha il dovere di trovare le soluzioni finanziarie, più volte annunciate, ma finite nel nulla, necessarie al finanziamento della stagione manutentiva e antincendio.
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