Chi ben comincia è già a metà dell’opera. Scomponendo questo proverbio e adattandolo al campionato di serie B si può dire che il Palermo, il cui obiettivo è la promozione in A, è in linea con la tabella di marcia. I rosa, superata la fase di rodaggio, hanno iniziato la stagione nel modo giusto e di fatto sono a metà del cammino trovandosi ad un passo dal titolo di campione d’inverno. Traguardo intermedio che premia la squadra prima in classifica al termine del girone di andata e che gli uomini di Tedino ‘taglieranno’ certamente domani sera (fischio di inizio ore 20,30) ottenendo un risultato positivo nella gara contro la Salernitana in programma al Barbera e valida per la ventunesima giornata. Mission complicata ma ampiamente alla portata della capolista, intenzionata a dare continuità alla serie di cinque risultati utili di fila costruita dopo il ko casalingo contro il Cittadella e chiudere in bellezza il 2017 davanti al proprio pubblico.
Se il Palermo riuscirà domani a mantenere ritmi alti per tutti i 90 minuti e cavalcare l’onda alimentata giovedì scorso a Cesena nella prima mezzora di gioco non dovrebbe avere problemi a conquistare l’intera posta in palio, ma tra il dire e il fare ci sono alcune incognite di cui tenere conto. La fatica con cui i rosanero riescono a tradurre in rete il proprio volume di gioco e a sorprendere avversari che soprattutto al Barbera tendono a chiudere tutti gli spazi è una variabile che dà al match un tocco di imprevedibilità. E non va sottovalutato neanche il surplus di motivazioni presente nel bagaglio dell’allenatore della Salernitana, Colantuono, subentrato a Bollini due settimane fa. L’ex tecnico del Palermo si è tolto qualche soddisfazione sulla panchina rosanero (durante il suo secondo ciclo nel 2007/08 spiccano, in particolare, i successi casalinghi consecutivi contro la Juventus e nel derby con il Catania) ma, in generale, complice un rapporto con Zamparini che non è mai decollato, non ha lasciato una traccia significativa e di conseguenza (magari inconsciamente) ci terrà a prendersi una rivincita personale facendo bella figura al cospetto della sua ex squadra. Che, oltretutto, dovrà fare i conti con la voglia di riscatto di una formazione reduce dalla sconfitta casalinga per 3-0 contro il Foggia maturata negli ultimi dodici minuti.
«La Salernitana è una squadra temibile, vivace, molto abile a giocare in velocità e a ribaltare l’azione – ha sottolineato Tedino nel corso della conferenza stampa odierna al Tenente Onorato – dovremo stare molto attenti sapendo che la formazione guidata da Colantuono è arrembante e ha una certa intensità lavorativa. Siamo vicini al titolo di campioni d’inverno? È un premio (che il Palermo otterrebbe ex aequo con il Frosinone in caso di pareggio e contemporanea vittoria dei ciociari a Foggia, ndr) che mi interessa relativamente perché sono altre le priorità: pensare ad una gara alla volta e dare continuità al nostro percorso in funzione del girone di ritorno. Questo è un periodo in cui non possiamo abbassare la guardia – ha aggiunto – se commettiamo questo errore prendiamo tre cazzotti e andiamo a casa…».
Per il match con i campani, a metà classifica con 26 punti, Tedino ha convocato ventitré giocatori. I riflettori sono puntati su Nestorovski. Ci sarà dal primo minuto? È uno dei due dubbi che il tecnico friulano (l’altro riguarda la presenza nell’undici iniziale del centrocampista Chochev) scioglierà domani a poche ore dalla partita. L’attaccante macedone, in ogni caso, è a disposizione avendo recuperato dall’infortunio muscolare rimediato alla vigilia della gara interna con il Venezia dello scorso 2 dicembre e smaltito la sindrome influenzale che ieri ha spinto lo staff tecnico a tenerlo a riposo precauzionale. Il numero 30 rosanero è stato provato in tandem con il connazionale Trajkovski durante l’esercitazione svolta questa mattina dalla squadra. Non dall’inizio ma in corso d’opera al posto di La Gumina. In corso d’opera proprio come Chochev che, ad un certo punto, ha sostituito Gnahoré ed è stato schierato nel solito ruolo di mezzala sinistra con Coronado inquadrato come interno destro.
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