In casa Palermo si guarda al futuro e si pensa a programmare l’inizio dell’era Marino. E il direttore generale rosanero, Fabrizio Lucchesi, quest’oggi si è intrattenuto con i giornalisti allo stadio Barbera per fare il punto della situazione: «Con Marino stiamo parlando per definire gli aspetti principali. Nella giornata di oggi ufficializzeremo la sede del ritiro (la cui prima parte si svolgerà a San Lorenzo Dorsino in Trentino Alto Adige e sarà ufficializzata con tutta probabilità quest’oggi, ndr) e si svolgerà in due tranches, con la seconda parte nell’Italia centrale. Faremo anche un paio di amichevoli piuttosto carine, stiamo definendo tutto». Oltre ai passaggi organizzativi e strutturali, però, c’è da pensare anche alla costruzione della squadra: «Con il mister – prosegue il dg – abbiamo parlato anche di questo. Ancora sette o otto squadre non hanno scelto l’allenatore e il nostro mercato risentirà anche delle uscite, abbiamo diverse posizioni da sistemare. Ho incontrato vari procuratori per capire le singole posizioni e aspettative».
E in tal senso, Lucchesi comincia a fare qualche nome: «Non c’è possibilità che Rajkovic resti, anche perché ha appena rifiutato un biennale importante da una squadra di Serie A. Quindi il Palermo in B non può competere con quelle cifre. Rispoli? Sta aspettando la massima serie, se dovesse accettare di rimanere in B sicuramente gli farò una proposta di rinnovo ovviamente rivedendo i termini dell’ingaggio che ha percepito finora». Nonostante tutto, l’ambizione non manca alla nuova proprietà: «Il Palermo di oggi – spiega ancora Lucchesi – non può essere il Palermo di ieri, lo sappiamo. Sarà una squadra ambiziosa, spero vincente. Il tipo di ingaggi presenti finora, però, sono da fantascienza. Le condizioni economiche-finanziarie sono diverse da quelle dell’ultimo anno». Al di là di tutto, però, almeno per il ruolo dei portieri il dirigente esprime un desiderio: «Ho incontrato il procuratore di Pomini. La coppia composta da lui e da Brignoli ci piacerebbe portarla avanti». Nestorovski e Trajkovski invece saranno sicuramente ceduti «perché fuori dalla nostra portata – precisa ancora Lucchesi -, ma certamente non li svenderemo».
Si parla anche del possibile arrivo di Di Natale, ex campione e bandiera dell’Udinese che lo scorso anno ha collaborato con mister Marino allo Spezia: «Di Natale potrebbe arrivare, per me è un nipote perché l’ho visto crescere. Verrebbe come collaboratore tecnico di Marino, ma ha qualche problema familiare che difficilmente riuscirà a superare. Gli abbiamo detto che lo aspettiamo perché tanto lo staff di Marino non sarà ufficiale fino a fine mese perché alcuni componenti sono attualmente sotto contratto con altre squadre». Tutto ok, invece, per quel che riguarda l’iscrizione al campionato: «Non c’è nessun problema in merito all’iscrizione, questi sono problemi che ci stanno facendo del male, perché sta girando questa voce alimentata non so da cosa o da chi. E questi sono problemi, perché noi siamo ambizioni e se ci rivolgiamo a qualche giocatore importante, ci chiedono se ci iscriviamo. Chi alimenta queste voci non vuole il bene del Palermo». Si torna poi sulla costruzione della squadra: «Sarei contento di avere in ritiro una squadra completa all’80 per cento, il Palermo è una di quelle piazze che può prendere calciatori da squadre di serie A. Se abbiamo fretta di completare la squadra, magari le migliori occasioni capitano quando hai la squadra già piena. Potrebbe dunque essere giusto aspettare un po’ strategicamente».
La rivoluzione non riguarderà soltanto la squadra, ma anche il settore giovanile: «Oggi ho comunicato a Porchia che ci sarà un cambiamento dei vertici del settore giovanile e di tutta la struttura. Porchia ha fatto un grande lavoro, in questi cinque anni ha portato ottimi risultati. Tuttavia, c’è da chiudere col passato, serve aprire un nuovo ciclo. In queste situazioni il solco da tracciare deve essere chiaro e diretto come lealmente si fa tra persone corrette. L’ho ringraziato, gli ho detto della bontà del lavoro svolto ma si deve cambiare pagina. Il nuovo responsabile del settore giovanile verrà individuato nei prossimi giorni». E la politica di cambiamento soffia anche sullo staff sanitario: «Sì – conferma Lucchesi – si cambierà sia per la prima squadra che a livello di club. Dopo un ciclo di diversi anni si interromperà la collaborazione, anche lì senza colpe, perché si deve disegnare un nuovo ciclo. Ho ringraziato questa mattina come merita il professor Francavilla e con lui tutti i componenti del suo staff. Nei prossimi giorni vi farò sapere come verrà strutturato il nuovo staff».
Infine, conferma che il divorzio dal ds Foschi è alle porte: «Non ci sarà nessun sostituto. Rino era il nostro direttore sportivo, questa è una battaglia che ho perso e mi dispiace. Attribuisco a Rino molta responsabilità. Ha fatto un po’ fatica a stare in quel ruolo che avevamo pensato per lui. Quindi dal momento in cui dovessimo arrivare alla formalizzazione della fine del rapporto, cosa che al momento non è avvenuta ma è stato solo sospeso, il suo posto non verrà occupato da altri, o meglio sarà occupato in modo formale da qualcuno perché bisogna mettere un nome in quella casella ma di fatto verrà preso da me, ad interim». E in tal senso non è escluso che arrivino alcuni collaboratori: «Se il mandato tornerà a me, avrò due-tre collaboratori giovani molto bravi in possesso di diploma di direttore sportivo che avranno la possibilità di fare esperienza e di crescere».
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