Quella contro il Milan è una gara da dimenticare assolutamente il più in fretta possibile. Nel turno infrasettimanale che ha contrapposto i rossoneri ai rosanero, infatti, il Palermo ha subìto una sconfitta meritata e che avrebbe anche potuto essere più severa nel punteggio. Dopo due risultati utili consecutivi, dunque, i siciliani tornano a riassaporare il gusto amaro della sconfitta, in un match che non li ha mai visti in partita. Gambe troppo molli e testa chissà dove, così il Milan, seppur con un giorno e mezzo di riposo in meno, ha fatto suoi i tre punti senza neppure dover faticare molto. Bacca prima e Niang poi hanno punito i rosa già nel primo tempo. Due gol nati da errori grossolani: in quello del colombiano c’è la responsabilità di Struna, colpevole di averlo lasciato solo; in occasione del raddoppio, invece, tutta l’ingenuità di un Goldaniga che al momento sembra particolarmente in difficoltà.
Inutile dire come il pensiero dei tifosi sia particolarmente negativo. Quanto visto in campo non ha soddisfatto assolutamente nessuno. Totò ad esempio lancia una provocazione riferendosi a Tedesco: «Giovanni, al posto di questi morti visti contro il Milan, avresti potuto scendere tu in campo». Effettivamente la grinta di un mastino come l’ex numero 4 rosanero avrebbe fatto molto comodo a una squadra sembrata senz’anima. «Abbiamo una squadra di mezze calzette – replica Giuseppe –, il centrocampo fa vomitare e non c’è inventiva. Siamo troppo scarsi». Anche Piero è pessimista: «Ragazzi siamo a mare, ci mancava anche questa sconfitta. Se non ci svegliamo si retrocede». L’unica voce fuori dal coro è quella di Gaetano: «Orgoglioso dei miei colori in qualunque categoria. Mi basta avere una società sana e al di fuori da ogni tipo di intrallazzo».
Il campionato, però, è nuovamente dietro l’angolo. Domenica il Palermo affronterà la difficile trasferta sul campo del Sassuolo. Tra le tantissime critiche a Zamparini – per il quale volano gli epiteti più fantasiosi – e alla dirigenza, c’è anche chi, come Mimmo, riesce a trovare il tempo per parlare della prossima partita: «Dobbiamo provare a vincerla». Un’analisi più approfondita, invece, è quella di Giuseppe: «Quella di domenica sarà l’ultima chiamata per non soffrire fino alla fine. Non fare punti contro il Sassuolo potrebbe essere letale». «Io – replica Alberto – penso che con Sassuolo e Roma non prenderemo punti, mentre contro Torino e Bologna ne arriveranno almeno quattro». E mentre c’è chi discute di zona salvezza abbassando la fantomatica quota minima a 32, 35 o 37 punti – attirando a sé non poche critiche – una cosa è certa: il Palermo deve cominciare a correre. E deve farlo al più presto.
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