Palermo, c’è l’ok per l’iscrizione in serie B «Siamo tranquilli, lunedì procederemo»

È durata oltre tre ore l’assemblea dei soci del Palermo che si è svolta in via XX settembre presso la sede di Sicindustria. Il principale argomento di discussione era indubbiamente quello relativo all’iscrizione al prossimo campionato di serie B e i dirigenti hanno voluto tranquillizzare tutti in tal senso. Alla riunione erano presenti il presidente Alessandro Albanese, il direttore generale Fabrizio Lucchesi e il presidente del collegio sindacale del club rosanero Gabriele Tiziano oltre al direttore amministrativo Daniele De Angeli. Collegato in audioconferenza il patron Salvatore Tuttolomondo che sarà in città domenica sera. Gran parte dei soldi sono già stati versati e una buona percentuale dei debiti è già stata ripianata.

«Tutto è andato bene – spiega il dg Lucchesi –, nel rispetto di ciò che la proprietà aveva detto giorno 18. Stamattina si è conclusa l’assemblea con l’adempimento di tutti gli atti obbligatori e l’acquisizione di tutta la parte contabile. Nella giornata di lunedì si procederà all’iscrizione e poi, lunedì sera o martedì, la proprietà terrà una conferenza stampa». Il dirigente inoltre rassicura parlando anche di cifre: «Mi aspetto che tutto sia completo così da martedì si parla di calcio. I soldi degli stipendi sono stati versati oggi, una parte, la seconda tranche sarà completata lunedì così entro la sera sarà tutto a posto. Una buona parte è già stata pagata. Sono stati formalmente immessi più di 10 milioni di euro. Sono sereno e tranquillo, voglio ribadire tranquillità anche alla città».

E Lucchesi spiega anche perché lo scorso 18 giugno non si è conclusa l’assemblea, aggiornata a oggi: «Arkus aveva bisogno di un paio di giorni di tempo per ottemperare agli impegni. L’azionista unico ha rispettato le promesse fatte e i verbali sono stati chiusi. C’era una montagna di problemi, i soldi versati servono per risolverli. La fideiussione è già pronta e la multa credo sia già stata pagata perché abbiamo mandato i soldi in Lega». Una volta compiuti tutti gli adempimenti burocratici, il dirigente potrà finalmente tuffarsi nel calciomercato: «Da martedì cominceremo finalmente a cominciare di pallone. Il mercato sarà fatto da due fasi: prima in penseremo ai movimenti in uscita, su cui qualcuno ha giocato anche parlando della nostra situazione, ma dovrà rendersi conto che noi non vogliamo regalare i giocatori. Vedremo quanti e quali calciatori andranno via».

Non fa nomi, ma il dg chiarisce ancora una volta la linea d’azione del club: «Sto parlando con i procuratori dei nostri calciatori, ma anche con quelli che pensiamo di poter portare in rosanero, in piena intesa con Pasquale Marino. Faremo una squadra competitiva, perché Palermo non può pensare di fare una squadra che non sia competitiva. Sicuramente però non ci saranno follie, negli ultimi anni sono stati fatti 50 milioni di debiti per non vincere nulla. Si può far bene lo stesso spendendo di meno». Il perché delle cessioni è ribadito ancora una volta dalle sue parole: «Palermo ha un appeal importante e ha un allenatore importante. Dobbiamo comunque forzatamente aspettare di fare alcune uscite. Alcuni giocatori guadagnano per cinque, altri per tre. Altri ancora vanno valorizzati se restano in organico, dopo le cessioni valuteremo gli acquisti». Infine un accenno alla situazione relativa a Rino Foschi, con l’ormai ex ds che si è rivolto a un avvocato, Mattia Grassani (che difese il Frosinone), per tutelare i propri diritti: «Sicuramente è nei suoi diritti difendersi, o meglio dimostrare quello che gli è stato contestato. È libero di scegliere qualunque avvocato, anche quello che ha difeso il Frosinone. Può forse non essere di bellissimo gusto, ma lascio ad altri queste valutazioni».

Subito dopo è stata la volta del presidente Albanese, che ha fatto il punto della situazione: «Saranno circa 10 milioni e 700mila euro. Lunedì mattina la proprietà ne darà evidenza e tutto sarà verbalizzato. I soldi accertati oggi sono circa 5,8 milioni. L’amministratore delegato mi ha assicurato che ha già caricato tutti i codici che saranno da fare in Figc». Squadra non ancora iscritta, ma non ci sono preoccupazioni a riguardo: «Quando la squadra sarà iscritta, dirò che la squadra è iscritta. A oggi posso dire che la proprietà sta facendo quello che aveva dichiarato e sta dimostrando di pagare, anche se lentamente, tutti i creditori. Un’eventuale situazione di insolvenza avrebbe significato, con altre proprietà, la perdita di qualsiasi diritto al credito». E poi il presidente si lascia andare a un piccolo sfogo: «La cifra versata è maggiore di quella richiesta dalla Covisoc. Quando saremo iscritti, ce la giocheremo sul campo, perché di assemblee non ne può più nessuno: né la proprietà, né gli amministratori, né la squadra, né l’allenatore».

Albanese inoltre conta anche sulla collaborazione con il sindaco e l’amministrazione: «Dopo l’iscrizione cercheremo di creare una sinergia importante. Abbiamo già un dialogo con l’imprenditoria locale, con la quale stiamo discutendo e speriamo entro lunedì di avere una figura certa. Mi auguro che possa nascere una situazione di coinvolgimento generale, anche da tutta la provincia e dalla Sicilia in generale. La proprietà ha sempre dato la possibilità di avvicinamento a chi ha a cuore le sorti della squadra». 

Albanese si sofferma anche sul rapporto con i tifosi: «Ci aspettiamo una risposta da parte loro. Il direttore generale e le altre figure vedranno quali saranno le iniziative adatte per riavvicinare la gente alla squadra. Se la squadra si impegna siamo a metà dell’opera. Se si impegna e vince è ancora meglio. L’ambizione è sempre quella di vincere il campionato, non si può avere un’ambizione diversa in una piazza come Palermo. La storia ci insegna che non si va in serie A con i giocatori strapagati, ma con quelli giusti». E a tal proposito, il presidente si lascia andare a un accostamento: «Nel 2004 abbiamo vinto il campionato grazie a gente come i Filippini, giocatori di categoria che può dare il proprio contributo. Servirà comunque qualche Corini e qualche Liverani e poi un contorno di giovani provenienti dal settore giovanile».

Luca Di Noto

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