Era necessario portarla in officina dopo che era rimasta in panne nel periodo coinciso con le cinque gare di fila senza vittorie. La macchina rosanero è stata riparata, è tornata in carreggiata dopo i due successi consecutivi contro Bisceglie e Turris e adesso sembra di nuovo pronta, in una strada piena di curve e tratti in salita, a proseguire il viaggio alla ricerca di una posizione favorevole in zona playoff. E quale migliore occasione, ospitando il Catanzaro nella ventiseiesima giornata del girone C (fischio di inizio alle 12,30), per ‘testare’ la validità del lavoro effettuato in fase di riparazione su un mezzo che nonostante i frequenti segnali di malfunzionamento emersi finora in questa stagione è dotato comunque di un motore compatibile con un’andatura superiore rispetto a quella tenuta all’inizio del nuovo anno solare? Il match con i calabresi è un vero e proprio scontro diretto in chiave playoff ed è, contestualmente, uno strumento utile per misurare un’altra volta la capacità di chi conduce la vettura targata Palermo di dare del filo da torcere anche alle macchine che stanno davanti e non solo a quelle visibili nello specchietto retrovisore (Bisceglie e Turris) e di iniziare a spostarsi con convinzione in corsia di sorpasso.
I rosanero, ottavi a quota 33 in compagnia di Casertana e Juve Stabia, con una vittoria si porterebbero a soli due punti di distanza dal quarto posto occupato proprio dal Catanzaro. «Per me non è uno scontro diretto perché la considero una partita come le altre, da vincere perché abbiamo bisogno dei tre punti così come avviene in occasione delle altre gare – ha sottolineato Boscaglia, tecnico dei rosanero che giovedì mattina al Barbera hanno ricevuto la visita di Miss Italia 2020 Martina Sambucini – dare il 90 per cento non basta, dobbiamo dare il cento per cento e non è sufficiente neanche fare bene. Dobbiamo fare meglio degli altri. Se è la partita della nostra maturazione? Affronteremo una squadra forte, composta da giocatori esperti e costruita per disputare un ottimo campionato. E’ una partita che potrà dirci a che punto siamo partendo dal presupposto che abbiamo imboccato la strada giusta. Sono fiducioso perché il gruppo ha consapevolezza, perché percepisco all’interno dello spogliatoio qualcosa di positivo e sono anche convinto che faremo una grandissima gara, ma nello stesso tempo è giusto non essere mai tranquilli».
Per la sfida contro la compagine calabrese, reduce dalla sconfitta interna (3-0) anomala e immeritata contro la Casertana e che al Barbera scenderà in campo senza il difensore Scognamillo squalificato, sono ventidue i convocati rosanero. Nella lista, oltre agli esterni difensivi Doda e Corrado, non figurano né Valente, che mercoledì a Torre del Greco ha accusato un problema muscolare, né Odjer che ancora non ha recuperato da una infiammazione da sovraccarico ad un ginocchio. Nonostante l’assenza del centrocampista ghanese, in ogni caso, Boscaglia ha per le mediana un ampio ventaglio di scelte: dando per scontato l’impiego dal primo minuto di De Rose in cabina di regia e Luperini, che rientra dopo avere scontato un turno di squalifica, in corsa per l’ultima maglia della cerniera a tre ci sono Martin, Santana (i due, tuttavia, sembrano in seconda fila rispetto ai diretti concorrenti), Broh e anche Palazzi se, in questo caso, Marconi verrà schierato al fianco di Somma nella difesa a quattro supportata sulle corsie laterali ancora una volta da Accardi (favorito sul convalescente Almici) e Crivello. In attacco, inoltre, con ogni probabilità sarà Rauti, in vantaggio nei confronti di Floriano che mercoledì non ha avuto un buon impatto sul match e che non sembra ancora in possesso dei ‘titoli’ necessari per recuperare terreno nelle gerarchie delineate dal tecnico, l’alter ego di Valente a sinistra nel tridente completato dal bomber Lucca e dall’ex di turno Kanouté.
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