Palermo, Carpi diem. Un gioco di parole che si sposa alla perfezione con l’attualità rosanero. Questa rivisitazione della tematica oraziana ha un doppio riferimento. Evidente il richiamo al nome dell’avversario di domani al «Barbera» (il Carpi) e all’opportunità che si presenta agli uomini di Iachini, chiamati a cogliere l’attimo («carpe diem») per dare continuità ai risultati e confermare il primato in classifica dopo le vittorie contro Genoa e Udinese nelle prime due giornate di campionato.
Il Palermo ha una grossa chance per restare a punteggio pieno. In serie A non esistono partite facili e il Carpi non va sottovalutato, ma i rosanero hanno una caratura superiore rispetto alla matricola miliana e, oltretutto, domani (ore 15) hanno la possibilità di sfruttare il fattore campo. Una variabile che potrebbe avere un peso nell’economia del match anche in virtù del clima di fiducia alimentato dall’effetto Gilardino.
I riflettori saranno puntati proprio sul bomber piemontese. Il neo-acquisto è ancora alla ricerca della migliore condizione ma si allena con i compagni già da due settimane e, pur non avendo ancora 90 minuti di autonomia, si candida per una maglia da titolare. «Incontrerò Gilardino in queste ore a ridosso della partita per capire come va dopo due settimane di lavoro – ha spiegato il tecnico Iachini – Non è un ragazzo di diciotto anni, comunque. L’esperienza che ha maturato può permetterci di capire quali sono le reali possibilità di un suo utilizzo. La risposta migliore non può che darmela lui. Dobbiamo valutare la struttura per fargli fare un certo tipo di minutaggio e dobbiamo anche evitare delle problematiche che sarebbero deleterie in una fase di crescita della condizione. Non ci sono però allarmi». Tiene banco anche il rapporto di Iachini con Zamparini. Dopo le incomprensioni dei giorni scorsi è tornata la pace tra il tecnico e il presidente: «E’ un matrimonio che va avanti tra due persone che si conoscono da anni con stima reciproca e ci sta che si possano avere vedute differenti. L’importante è essersi chiariti, adesso andiamo avanti e pensiamo a preparare le prossime partite con fiducia».
La mente è assorbita dal Carpi. L’ago della bilancia, pesando i valori in campo, pende dalla parte dei padroni di casa ma sulla strada che porta ai tre punti non mancano le trappole. Una delle insidie, ad esempio, è rappresentata dalle motivazioni della formazione di Castori che si è rinforzata nelle battute conclusive della sessione estiva di mercato (in Emilia sono arrivati l’ex di turno Zaccardo e l’attaccante Borriello in cerca di rilancio) e che vorrà invertire il trend negativo dopo due sconfitte consecutive con sette gol al passivo. Attenzione anche alla condizione dei rosanero impegnati nei giorni scorsi con le rispettive Nazionali: Iachini ha avuto poco tempo a disposizione per preparare questa partita con il gruppo al completo e non sa che tipo di risposte potranno fornire in campo quei giocatori, come ad esempio il costaricano Gonzalez, reduci da spostamenti vari e voli transoceanici. Il Palermo, inoltre, dovrà temere anche la cabala. Nella memoria dei rosanero, infatti, il Carpi evoca ricordi amari essendo quella emiliana l’unica squadra che nel campionato di serie B 2013/14, culminato con la promozione dei rosa, riuscì a battere la formazione di Iachini sia all’andata che al ritorno.
Sono 23 i convocati del tecnico marchigiano. Nell’elenco figura anche Rigoni la cui presenza, però, è in dubbio a causa di un infortunio alla caviglia rimediato prima della sosta durante la gara contro l’Udinese. Se il numero 27 dovesse dare forfait giocherebbe lo svedese Hiljemark, pronto al debutto da titolare con la maglia del Palermo.
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