Dal Napoli all’Empoli. È la desinenza uno dei pochissimi punti di contatto tra l’avversario affrontato domenica sera e quello della sfida in programma domani nell’anticipo pomeridiano (ore 18) dell’undicesima giornata del girone di ritorno. Non sono paragonabili i coefficienti di difficoltà delle due partite. Il livello è diverso: dopo avere sostenuto un test proibitivo (due in realtà tenendo conto che la domenica precedente i rosanero avevano giocato contro l’Inter a San Siro), il Palermo domani potrà concentrarsi su una gara ampiamente alla sua portata. Dopo il confronto con due avversari di un altro pianeta, il viaggio prosegue incrociando una squadra terrena. L’Empoli ovviamente non va sottovalutato e va affrontato con la massima determinazione ma, rispetto alle ultime settimane, i rosanero scenderanno in campo consapevoli di avere tutte le carte in regola per giocarsi la partita alla pari.
Per gli uomini di Novellino, che ha inaugurato il suo ciclo rosanero con una sconfitta, inizia di fatto un nuovo campionato. Un mini-torneo composto da nove finali e decisivo per la conquista della salvezza. La prima tappa di questo mini-blocco di partite è quella dello stadio «Castellani», teatro domani della sfida contro l’Empoli. I toscani viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda (come il Palermo hanno rimediato solo un punto negli ultimi cinque turni) ma hanno una pressione psicologica nettamente inferiore rispetto ai rosa: la formazione guidata da Giampaolo naviga in acque tranquille a quota 35 punti, il Palermo invece è quartultimo (a quota 27) e ha disperato bisogno di muovere la classifica per allontanare i fantasmi della retrocessione. Fare risultato in terra toscana darebbe una vitale boccata di ossigeno all’undici di Novellino, obbligato ad un’inversione di rotta nel percorso diretto verso la salvezza.
L’ostacolo non è insormontabile ma presenta delle insidie: l’Empoli ha perso smalto e brillantezza rispetto al girone di andata ma resta un collettivo temibile in virtù di meccanismi di gioco collaudati e del modus operandi del tecnico Giampaolo abile a dare continuità al lavoro impostato da Sarri negli ultimi anni. «Quella di domani – ha sottolineato Novellino – è una tappa fondamentale per noi, non tanto per il risultato ma piuttosto per la serenità che potrebbe portare un risultato positivo. Sono convinto che serve una scintilla, prodotta appunto da un risultato positivo, per far sì che i miei giocatori recuperino autostima e consapevolezza dei propri mezzi. La squadra è composta da giocatori di qualità, io devo intervenire cercando di trasmettere soprattutto serenità e lavorare sul piano psicologico». Il tecnico di Montemarano è soddisfatto delle risposte fornite dal gruppo: «L’aspetto che più mi conforta è l’applicazione con la quale la squadra si allena e si mette a disposizione – ha aggiunto – e la mia convinzione che ci salveremo è rafforzata proprio dal modo in cui i miei giocatori lavorano quotidianamente».
Sono 24 i convocati per la trasferta in Toscana. Nella lista (priva dell’indisponibile Goldaniga e dello squalificato Chochev) figura anche Lazaar, avviato verso il definitivo recupero dopo l’infortunio alla tibia rimediato in allenamento alcune settimane fa. Nel match di domani il tecnico rosanero sembra intenzionato a disegnare il suo scacchiere con il 4-1-4-1 proponendo Vazquez come falso centravanti al posto di Gilardino, destinato alla panchina. Nella linea a quattro a supporto del terminale offensivo si profila un ballottaggio a sinistra tra Trajkovski e Bentivegna. Jajalo, inoltre, è favorito su Maresca in qualità di schermo protettivo davanti alla difesa.
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