«L’ennesimo episodio doloso accaduto mercoledì scorso all’ospedale Ingrassia di Palermo – dove sono stati tranciati i tubi dell’acqua per causare l’allagamento del reparto di gastroenterologia, pochi giorni dopo l’attivazione del nuovo reparto di terapia intensiva neonatale – o altri episodi quali l’allagamento del pronto soccorso, anche questo doloso, l’allagamento del reparto di radiologia in occasione dell’arrivo della fanfara dei carabinieri, più altre intimidazioni, dimostrano con chiarezza che il malaffare non vuole mollare l’Ingrassia». Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. «Nell’esprimere la mia solidarietà al direttore dell’Asp di Palermo, Antonio Candela, che sta conducendo un’azione di contrasto forte alla corruzione e alla criminalità mafiosa – aggiunge Crocetta – voglio dire con chiarezza ai responsabili di questi episodi, che non riusciranno a fermare l’attività di moralizzazione in corso. Se pensano che con la minaccia riescano a farci cambiare linea, sono veramente alla frutta. Questi signori sappiano che la giustizia alla fine trionfa sempre e sono convinto che, grazie a lavoro di magistratura e forze dell’ordine, saranno individuati presto i responsabili. Abbiamo avviato assieme all’assessore Lucia Borsellino e ad Antonio Candela un processo di rinnovamento profondo della gestione sanità, palermitana e siciliana, e andremo avanti fino in fondo senza che nessuno possa pensare di fermarci. La prossima settimana – conclude il presidente – saranno attivati nuovi servizi all’Ingrassia, perché sicuramente non consentiremo alla mafia palermitana di bloccare la riqualificazione dei servizi dell’ospedale».
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