Ospedale Cannizzaro, aggrediti a pugni due infermieri Paziente credeva di essere stato avvelenato dai sanitari

Un paziente ricoverato nel reparto di Ortopedia e traumatologia del Cannizzaro di Catania ha aggredito due infermieri in servizio e ha seminato il panico per più di due ore nei locali del presidio catanese. Una vicenda che, come spiegano dall’ospedale, ha avuto una genesi improvvisa che ha colto alla sprovvista il personale sanitario e gli addetti alla sicurezza. Intorno alle 6 del mattino il medico di turno è stato infatti allertato perché la persona in questione, prima ricoverata in Rianimazione, avrebbe aggredito con un pugno alla nuca l’infermiera che gli stava sistemando il letto.

Un colpo particolarmente violento che ha portato allo svenimento della donna. L’aggressione, accompagnata da urla e insulti, sarebbe scaturita perché il degente – forse in preda a un delirio – credeva che la dipendente lo stesse avvelenando. Il gesto ha portato gli altri due pazienti ricoverati nella stanza a scappare terrorizzati, cercando riparo nei corridoi. Una volta alzato dal letto, l’uomo si è aggirato per il reparto urlando e dando in escandescenza. Un secondo infermiere, che avrebbe provato a immobilizzarlo, è stato colpito al torace con un pugno

Solo a quel punto i medici avrebbero chiamato la vigilanza interna, in difficoltà a gestire l’emergenza. Fonti interne raccontano anche che una psichiatra avrebbe dato disposizione di sedare l’uomo con un farmaco normalmente molto potente ma che, tuttavia, non ha sortito nessun effetto. Solo l’intervento della polizia e dei carabinieri ha riportato la situazione alla normalità, non senza difficoltà. Una volta immobilizzato, il paziente sarebbe stato trasferito in Neurologia dove i sanitari hanno riscontrato diverse problematiche mentali, forse emerse in seguito all’evento traumatico che l’avrebbe condotto in Rianimazione e non precedenti al ricovero.

«Ho parlato con entrambi gli infermieri e li ho tranquillizzati – spiega a MeridioNews Angelo Pellicanò, direttore generale della struttura sanitaria – Un paziente psichiatrico è andato in escandescenza, sono cose che purtroppo succedono nei reparti come in molti altri contesti. È sicuramente un fatto grave che però non dipende dalla volontà di nessuno. Domani mattina l’infermeria colpita – conclude il dirigente –  sarà in servizio e la andrò a trovare io stesso per rassicurarla».

L’evento però ha suscitato la preoccupazione della Fp Cgil che parla di «Cronica carenza di sicurezza e di personale». Il segretario di Catania, Gaetano Agliozzo, e la segretaria provinciale Domenica Di Guardo hanno scritto una lettera al direttore generale, sanitario e amministrativo dell’ospedale e per conoscenza anche al direttore del reparto Ortopedia: «Questo grave episodio ripropone in maniera drammatica la mancanza di sicurezza sul posto di lavoro e le condizioni di pericolo nelle quali il personale sanitario è costretto ad operare. Da anni chiediamo che venga ripristinato il servizio di vigilanza fisso all’ingresso dell’edificio dove attualmente non vi è alcun filtro».

«Al danno – continuano i due sindacalisti in una nota – si è anche aggiunta la beffa. I due infermieri aggrediti, e dimessi con prognosi di cinque e dieci giorni, non sono stati sostituiti nei turni di servizio, procurando un ulteriore danno al personale che ha dovuto lavorare più intensamente sotto organico». Per questo motivo è stato chiesto un incontro con i vertici aziendali per «tutelare i degenti, il personale in servizio e far fronte alla carente dotazione organica».

Mattia S. Gangi

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