Ortigia svela suoi segreti sotterranei

Un viaggio nel tunnel sotterraneo alla scoperta delle meraviglie storiche ed artistiche. Così può essere definita la visita degli ipogei che accolgono ogni giorno centinaia di  visitatori. Tedeschi, inglesi, americani, cinesi: turisti provenienti da tutte le parti del mondo accorrono numerosi ad assorbire il fascino di una città che con le sue piazze, chiese, musei (e ora anche con  l’ipogeo) rappresenta una sorgente inesauribile di cultura.

Abbandonata la solarità di piazza Duomo, una  piccola porta introduce al percorso sotterraneo. Comincia l’esplorazione: ecco presentarsi allo sguardo una galleria principale da cui si dipartono delle gallerie minori (alcune di queste chiuse al pubblico). Ognuna di esse  termina in ambienti chiusi, quasi piccole stanze di grotte primitive. Un esempio è fornito dalla cisterna del palazzo arcivescovile. Entrandovi si può ancora sentire il rumore dell’acqua che gocciola e scorre nelle pareti della cisterna che in tempi remoti fu la principale fonte idrica non solo del palazzo ma dell’intera città.

Sono luoghi ricchi di storia dunque e, diciamolo, anche di sofferenza. Durante la seconda guerra mondiale furono infatti adibiti a rifugi per i civili. A tal fine venne leggermente modificato l’assetto originario dell’ipogeo. Squadre di esperti scavarono nuove gallerie, ampliarono l’antica cava per apprestare il rifugio antiaereo. Vennero inoltre creati dei sedili in cemento o scavati nella pietra come luogo di raccolta (occupati in questi giorni dai visitatori). L’ipogeo rimane dunque nella memoria di coloro che vissero il dramma della guerra un luogo in cui si pregava, si vegliava, si attendeva la fine dei bombardamenti

Ritornando al presente, cos’è che affascina in modo particolare i visitatori? Attraverso un gioco di acqua e luce, ecco apparire l’immagine di Santa Lucia nel luogo in cui nel 1942 fu posto il  suo simulacro di pietra al fine di proteggere i cittadini siracusani.

Per tutti coloro che volessero conoscere io volto nascosto di piazza Duomo,l’ipogeo è aperto tutti i giorni dalle nove alle tredici ma presto sarà visitabile anche nelle ore pomeridiane e serali.

Laura Gallo

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