A Riccardo Orioles verranno concessi i benefici previsti dalla legge Bacchelli, una norma approvata nel 1985 che ha istituito un fondo a favore di cittadini illustri che versano in stato di particolare necessità. Il giornalista 67enne, fondatore assieme a Giuseppe Fava della rivista antimafia I siciliani, vive oggi a Milazzo. La pensione di vecchiaia che riceve, circa 400 euro al mese, non è sufficiente a coprire le spese delle cure per le sue patologie cardiache. La notizia giunge attraverso le dichiarazioni di don Luigi Ciotti durante la 22esima Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, una data in cui il sacrificio di cronisti, magistrati, politici, forze dell’ordine e cittadini in genere viene celebrato in quattromila piazze d’Italia. Il prete, fondatore dell’associazione Libera, ha spiegato dal palco di Locri, in provincia di Reggio Calabria, di avere ricevuto la comunicazione direttamente dal presidente del consiglio Paolo Gentiloni.
La mobilitazione in favore di Orioles era partita con una petizione lanciata dal giornalista Luca Salici su change.org, all’indirizzo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di altre istituzioni, tra cui il presidente nazionale dell’ordine dei giornalisti Enzo Jacopino (ora dimissionario) e il premier Paolo Gentiloni. I primi a sostenerla sono stati i sono i giornalisti della redazione de I siciliani e Claudio Fava, oggi vice presidente della Commissione nazionale antimafia. Nel corso delle settimane hanno aderito numerosi artisti e personalità pubbliche come la presidente della Camera Laura Boldrini e il presidente del Senato Piero Grasso.
Lo scorso 12 gennaio 30mila firme sono state consegnate ad Antonio Funicello, capo dell’ufficio del presidente del Consiglio dei ministri. In quella sede palazzo Chigi aveva promesso che avrebbe istruito la pratica in tempi celeri. Frattanto il numero delle firme ha toccato quasi quota 40mila. L’hashtag della campagna è #mandiamoinpensioneOrioles.
La legge Bacchelli venne adottata a metà degli anni ’80 dal primo governo Craxi per soccorrere Riccardo Bacchelli, scrittore e drammaturgo finito in miseria, che però morì prima di potere usufruire del fondo. La prima beneficiaria fu la scrittrice Anna Maria Ortese. Negli ultimi 30 anni è servita e serve tuttora a sostenere scrittori, poeti, cantanti e altre categorie di artisti «di chiara fama» con un contributo annuale che può arrivare fino a 24mila euro.
Il Comune di Catania fa sapere con una nota che «a causa di problemi tecnici…
Più di 4000 prodotti dolciari, eppure pronti per essere venduti. Sono state sequestrate dai carabinieri…
A Catania è stato sanzionato e denunciato un parcheggiatore abusivo. Letta così non è una…
Il coraggio come valore da celebrare. È stata questa la stella polare della prima edizione…
Io ho pronta la sceneggiatura, ambientata tra il bar Città Vecchia e il Vermut, con…
Festeggiamenti tradizionali ma, quest'anno, sotto una luce inedita. È la festa di Santa Lucia, patrona…