Ordinanza Movida, tavolo tecnico in Commissione Reina: «All’Amministrazione piace vincere facile»

Ore 10, commissione alle Attività Produttive. Al tavolo i diversi rappresentanti delle associazioni di categoria, il presidente di Confartigianato Nunzio Reina, Antonio Ferrante presidente di Vivo Civile e i rappresentanti di Confcommercio, tutti con un unico obbiettivo: migliorare l’ordinanza sulla Movida, trovando soluzioni nell’interesse e il rispetto di tutti.

«Conosciamo la potenziale validità del provvedimento – dice Ferrante a Meridionews – e reputiamo l’impianto dell’ordinanza sostanzialmente buono ai fini della sicurezza. Oggi sono emerse le proposte e le idee di parte di tutti i partecipanti, idee che sono tese al miglioramento della proposta. La criticità maggiore che abbiamo riscontrato è quella relativa alla musica e all’intrattenimento, verificheremo sul campo se sarà necessario proporre ulteriori specificazioni».

L’ordinanza impone degli orari entro i quali sarà possibile diffondere musica all’aperto e oltre i quali non potrà essere utilizzata alcuna amplificazione esterna ma dovrà essere diffusa esclusivamente all’interno del locale. Il comitato dei gestori di locali intende far chiarezza su questo ed altri punti della delibera, al fine, sostengono, di garantire la facilità dell’applicazione e più certezza nei controlli da parte delle forze dell’ordine e degli uffici pubblici che li effettueranno.

Ma a Nunzio Reina sembra che questo genere di ordinanza nasca da uno stato di emergenza e questo sistema non può portare a risoluzioni definitive «Dopo aver ricevuto denunce da parte dei cittadini – dice a Meridionews – ci troviamo tra capo e collo una nuova delibera, è un sistema che crea delibere ad hoc per esigenze momentanee e di fretta per soddisfare solo l’ultima richiesta. In questo modo non c’è calma nel ragionare su un regolamento chiaro e che possa star bene a tutti». Reina ritiene che la musica sia cultura e teme che questo nuovo regolamento possa penalizzare artisti e musicisti palermitani che invece andrebbero incoraggiati e tutelati. «Per convivere in questa città vanno trovate delle soluzioni idonee alla tutela di chi lavora in modo regolare. Sembra invece, che a essere tenuti sotto controllo siano sempre e soltanto i regolari. Mantenendo lo status quo il fenomeno dell’abusivismo non soltanto continua a esistere indisturbato ma prolifica senza alcun controllo». 

Sono molti i giovani che hanno deciso di avviare attività commerciali aprendo pub o locali notturni che si sono trovati impantanati nella burocrazia e, che per la lentezza degli uffici pubblici, non hanno ancora ricevuto risposte, ad esempio, sull’occupazione del suolo pubblico. «Proprio oggi abbiamo chiesto delucidazioni, chiarimenti e velocità sulla faccenda del suolo pubblico – aggiunge Reina –  ma la situazione è incancrenita. Fino a ieri sera i vigili hanno segnalato e multato un regolare gestore che, nonostante avesse fatto richiesta da tempo non ha ancora ricevuto risposta. La verità è che chi ha il potere di cambiare le cose non le cambia. Per le strade del centro storico quella che prevale è l’anarchia della fortissima lobby degli abusivi, dove nessuno osa mettere il naso, evidentemente sta bene a tutti fare controlli sempre sulle stesse persone, sulle stesse attività, nella lobby debole dei regolari. Evidentemente agli uffici pubblici e all’amministrazione piace vincere facile».

Il prossimo passo sarà l’incontro di lunedì in Camera di Commercio, che sarà strutturato in modo da concludersi con una proposta concreta e unitaria sui cambiamenti da operare alla delibera. Martedì, invece, in Assessorato alle Attività Produttive, un altro incontrò verterà sui pareri tecnici circa il tetto dei decibel consentito. 

Eugenia Nicolosi

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