Opere aperte in mostra alle Ciminiere

Sculture, opere grafiche e videoinstallazioni dialogano fra loro negli spazi del Centro fieristico “Le Ciminiere” di Catania in occasione del quinto Premio Nazionale delle Arti. Si tratta di una manifestazione che intende presentare una campionatura della produzione emergente all’interno dell’attività didattico-artistica delle Accademie di Belle Arti italiane.

Nel pomeriggio del 29 Febbraio, durante l’inaugurazione del PNA, il Sottosegretario Nando Dalla Chiesa ha firmato il Protocollo di Intesa che istituisce il Polo di Alta Formazione Artistica e Musicale, che sarà denominato Polo Euromediterraneo delle Arti di Catania, con la partecipazione dell’Accademia e dell’Istituto Musicale.

Per quanto riguarda il Premio Nazionale delle Arti, possiamo dire che il tema dominante della mostra sia il confronto sulla contemporaneità dei linguaggi. Lavori artistici di giovani provenienti da diciannove Accademie di Belle Arti di città diverse, da Milano a Sassari, da Roma a Catania, convivono insieme, si presentano efficaci, con linguaggi penetranti e trasparenti, di volta in volta analitici o emotivi. Opere “aperte”, percorribili; sculture realizzate con materiali tradizionali e tecnologici; citazioni poetiche, riferimenti autobiografici: la diversità espressiva qui trova momenti di confronto e di dialogo. Strumenti ed opzioni di poetica differenti sembrano accomunati dalla voglia di una verifica incrociata, sotto il segno del rispetto reciproco.

Visitando la mostra non ci si accorge della diversità delle Accademie, anche se, ovviamente, le diversità ci sono. Una città come Milano senza dubbio ha peculiarità assai differenti da Catania o da Sassari, soprattutto per quanto riguarda le opportunità di confronto; e quindi anche un giovane artista residente a Milano finirà con l’esprimere quei dati di fatto. Eppure nessuno visitando questa mostra potrebbe notare quelle “differenze”. Perché? Perché il talento, la ricerca, il genio espressivo non hanno indirizzo né numero civico: l’emozione artistica va contro ogni sovrastruttura cercando un confronto, un dialogo cosmopolita. Del resto, ormai da molti anni è superato il concetto di una “provincia” attardata ed emarginata: la differenza fra centro e periferia riguarda le opportunità, non le conoscenze.

È interessante notare infine come non pochi di questi giovani talenti, supportati delle Accademie di origine, che hanno dato loro l’input per la ricerca artistica, abbiano ormai superato il “fare accademico”, vale a dire il momento del semplice apprendistato, diventando dei giovani artisti pronti a percorrere da soli la propria strada.

La mostra è visitabile fino al 16 Marzo 2008.

Stefania Reitano

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