Il giudice per le indagini preliminari Nicola Aiello, ritenendo che «risulta provata la consumazione di numerosi e gravissimi delitti commessi nel quartiere Ballarò a opera di taluni soggetti facenti capo ai fratelli Rubino», ha convalidato i fermi eseguiti dalla Squadra mobile della polizia nel corso dell’operazione Maqueda di lunedì scorso, rimettendo in libertà il Emanuele Campo. Contestualmente, il gip ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere avanzata dal pm anche nei confronti di Santo Rubino, di 48 anni, già detenuto in quanto condannato per spaccio di stupefacenti, e di Emanuele Rubino, di 28 anni, in regime restrivo perchè ritenuto responsabile del tentato omicidio di Yusupha Susso avvenuto il 2 aprile scorso.
Entrambi sono accusati di avere attuato numerose estorsioni, rapine, minacce e violenze private, dal momento che proprio loro sarebbero stati tra i soggetti più attivi del gruppo malavitoso che da anni terrorizzava i commercianti di Ballarò.
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