Ci sarebbe anche un minorenne tra i sospettati dellomicidio di Daniele Massimiliano Di Pietro, luomo ucciso mercoledì pomeriggio in viale Bummacaro, a Librino. Ieri sera i carabinieri del comando provinciale etneo avevano divulgato la notizia dell’arresto di due persone, i cui nomi rimangono ancora sconosciuti. Il terzo provvedimento è stato emesso dal Tribunale per i minorenni di Catania. Sugli ultimi sviluppi delle indagini, il magistrato titolare dell’inchiesta Marisa Teresa Scavo ha imposto il più stretto riserbo.
Daniele Massimiliano Di Pietro – 39 anni, pregiudicato per reati legati alla droga – è stato ucciso davanti al palazzo dove abitava. Secondo le prime ricostruzioni effettuate dalle forze dell’ordine, ad aspettarlo sotto casa sarebbero stati in due armati di pistole.
Massimiliano è il terzo componente della famiglia Di Pietro ad essere ucciso. Il fratello Angelo – ritenuto esponente del clan Cappello – è stato ammazzato nel 1996 durante un summit a cui partecipavano diversi esponenti mafiosi al villaggio Delfino, nella zona di Vaccarizzo. Le indagini portarono a fare luce su un gruppo che commerciava eroina e marijuana da Reggio Calabria e nell’inchiesta venne coinvolto anche Massimiliano Di Pietro, che venne arrestato. Nel 2001, anche un altro fratello, Orazio Di Pietro venne ucciso.
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