Sono oltre 500 le persone che oggi, a partire dalle 9, si sono presentate al cinema De Seta, ai Cantieri Culturali alla Zisa, per affrontare i provini per il nuovo film del regista Marco Bellocchio. Della pellicola non si sa molto, tranne il fatto che sarà incentrata sulla figura di Tommaso Buscetta, don Masino nell’ambiente di Cosa nostra, ma soprannominato anche il boss dei due mondi. Arrestato nel 1983 in Brasile, dove si nascondeva, dopo un’iniziale resistenza e un tentato suicidio, inizia a collaborare con Giovanni Falcone. Una scelta, questa, che i corleonesi gli faranno pagare cara, sterminando a uno a uno i suoi familiari. «So che il film è di Bellocchio e che sarà su Buscetta, nessun tipo di dettaglio o indiscrezione sulla trama, suppongo graviti attorno alla vita di questo personaggio. Ma non serve sapere di più», spiega Mario Fantauzzo, in attesa anche lui per il provino. La maggiore garanzia, infatti, è il regista e la sua fama. Il resto, per gli aspiranti attori palermitani, diventa secondario.
«Io frequento l’ambiente del teatro e del cinema, ambienti nei quali il nome di Bellocchio circola e conta molto, è uno dei registi di punta del cinema italiano quindi ho ritenuto che fosse importante venire oggi a fare il casting – rivela infatti Fantauzzo -. È un’esperienza sicuramente importante, a prescindere da come possa evolversi». Lui la passione per la recitazione l’ha sempre avuta, ma gli piacerebbe adesso trasformarla a tutti gli effetti anche in una professione. «Sono venuto qui oggi senza troppe aspettative, come in altre occasioni. Fino ad ora hanno solo preso i miei dati, il curriculum e scattato una foto. Aspetto di essere chiamato, spero di farlo oggi stesso e non la prossima volta». Speranza condivisa da molti altri in attesa come lui. Sul tema della pellicola, infine, non ha dubbi: «La trovo una scelta interessante – continua l’aspirante attore -, su di lui non avevano mai fatto un film, è una novità, una cosa inedita e quindi anche per questo ancora più allettante per chi vorrebbe fare parte del cast. Spero comunque in una rappresentazione diversa dalle solite su mafia e mafiosi».
Ad attendere pazientemente il proprio turno, però, c’è anche chi si è precipitato senza sapere neppure di che cosa tratterà il film. «Non sono informatissimo, ma in compenso so chi sarà il regista, motivo per cui ho deciso di essere qui oggi», dice Massimo La Mantia. Gli fa eco l’amica al suo fianco, anche lei in attesa di fare il provino entro oggi, Alessia Perdon: «Non sono qui da questa mattina, sono arrivata solo nel pomeriggio sapendo davvero molto poco, mi basta aver letto il nome del regista – dice anche la donna -. Il tema l’ho scoperto solo arrivando qui e non posso che esserne contenta, è qualcosa che mi prende, pur non riguardandomi ovviamente in prima persona. Sono siciliana, anzi, sono una palermitana, non potrebbe essere diversamente». Entrambi sono attori per passione. Un amore, il loro, basato comunque su studi, scuole e accademie. Non proprio degli improvvisati quindi.
«Riuscire ad avere un ruolo con un regista del genere sarebbe qualcosa di prestigioso. Se poi il tema, in generale, riguarda così da vicino Palermo, è ancora meglio – torna a dire La Mantia -. Appena arrivati ci siamo resi subito conto, però, che ci sarebbero state delle problematiche tecniche, gli organizzatori dei casting non si aspettavano tutta questa affluenza per oggi». Lo staff infatti è stato costretto a ripiegare su una seconda giornata di provini. Dovranno scegliere una seconda data per finire di provinare tutti quelli rimasti fuori oggi. «Emozione? Zero. Sono abituato», rivela ancora La Mantia, che non si lascia turbare neppure dall’indiscrezione che il regista possa trovarsi dentro la sala per presenziare ai provini. Ed è così anche per la sua amica: «Più che emozionata sono molto stimolata: questo è un ambiente che mi piace e che mi è molto familiare».
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