Olimpiadi matematica, i risultati delle prime selezioni Alle finali regionali studenti di Aci Catena e S.G. Punta

Le studentesse Elena Cirrone (dell’istituto comprensivo Giovanni Falcone di San Giovanni La Punta), Erika Gulisano (del circolo didattico Emanuele Rossi di Aci Catena), Gaia Pantano (istituto comprensivo Maria Montessori di Caltagirone) e Dario Inzirillo (istituto comprensivo Luigi Capuana di Mineo). Sono i piccoli vincitori della selezione catanese per i Giochi matematici del Mediterraneo, promossi dall’Accademia italiana per la promozione della matematica (Aipm). Il prossimo passaggio è previsto a Palermo, quando i quattro giovanissimi della provincia di Catania parteciperanno alla finale regionale della competizione, che si terrà il prossimo 18 maggio, nella sede dell’università del capoluogo siciliano.

Le finaline provinciali si sono tenute a metà marzo in diversi istituti del territorio: c’erano 87 bambini provenienti da vari istituti del Catanese, che si sono affrontati in una gara a suon di calcoli e numeri. Nel capoluogo etneo le circoscrizioni per le quali competere erano, in totale, tre: una per gli studenti dell’università etnea, e due (denominate Acireale e Caltagirone, ma comprendenti i territori comunali dell’intera provincia) destinate agli allievi delle scuole di ordine e grado inferiori. La premiazione di questo primo passaggio si è svolta il 5 aprile e i vincitori (i primi due per categoria e circoscrizione) si contenderanno il titolo che sarà assegnato a Palermo.

A diffondere la notizia, la preside Nunzia Grillo della scuola catenota Emanuele Rossi. Che ha seguito, insieme all’insegnante di classe Francesca Scalia, la giovane vincitrice Erika Gulisano nel percorso per la medaglia d’argento finora ottenuta. La prima per il circolo didattico. I Giochi, noti anche come Olimpiadi di matematica, hanno lo scopo di mettere a confronto studenti di scuole diverse che gareggino con spirito di sana competizione e lealtà. L’obiettivo è spingere i più giovani a superare gli ostacoli che la materia spesso pone, soprattutto nelle fasi iniziali del suo studio, trasformandola in un’occasione di divertimento. Del resto, come diceva Galileo Galilei, «se l’uomo non sapesse di matematica non si eleverebbe di un sol palmo da terra». 

Redazione

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