Olimpiadi, il Settebello vince la finalina Il siracusano Gallo conquista il bronzo

Un gradino più giù rispetto a quattro anni fa a Londra, ma comunque sempre sul podio. La nazionale maschile di pallanuoto, dopo la batosta subìta in semifinale dalla Serbia, batte i vicecampioni europei del Montenegro nella finale per assegnare il terzo e il quarto posto. Gli azzurri hanno la meglio per 12-10 e conquistano così un bronzo che rappresenta, per la spedizione italiana alle Olimpiadi di Rio, la ventisettesima medaglia. In attesa della finale per l’oro tra Serbia e Croazia in programma stasera, il terzo posto è dunque già stato assegnato. E per l’Italia poco conta se quattro anni fa era stato argento: i ragazzi di Sandro Campagna si sono resi protagonisti di un torneo brillante, ma non sempre giocato al massimo. E, obiettivamente, di squadre messe meglio per la conquista del metallo più ambito ce n’erano almeno un paio. Dopo l’argento del Setterosa, anche dal Settebello arriva una medaglia che conferma gli ottimi progressi del movimento in tutta la penisola.

Tra i pallanuotisti azzurri, presente anche il siracusano Valentino Gallo, attaccante ex Posillipo, ora in forza allo Sport Management di Busto Arsizio. Dopo la doppietta realizzata in semifinale contro la Serbia, è stato proprio il mancino siciliano ad aprire le marcature quest’oggi nella finalina. Di reti contro il Montenegro ne ha realizzate tre (due delle quali in superiorità numerica), contribuendo non poco alla conquista del bronzo olimpico. Medaglia che si va aggiungere al suo già ricco palmarès: tra le competizioni per club troviamo un’Eurolega, una Coppa LEN e una Supercoppa LEN, tutte con la calottina del Posillipo. La sua bacheca però si arricchisce notevolmente considerando i successi in nazionale: argento alle Universiadi di Bangkok (2007), bronzo ai Giochi del Mediterraneo di Pescara (2009), argento agli Europei di Zagabria (2010), oro ai Mondiali di Shanghai (2011), argento prima e bronzo poi alle World League di Firenze e Almaty (2011 e 2012), argento a Londra 2012 e bronzo quest’oggi a Rio. A 31 anni, una collezione di medaglie niente male. E chissà che l’atleta siciliano non si ripresenti anche a Tokyo, tra quattro anni.

Luca Di Noto

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