Ognina, sequestrati quattrocento chili di pesce Spada, alici e calamari non idonei al consumo

Quattrocento chilogrammi di prodotto ittico sono stati sequestrati in due laboratori alimentari via Messina. Nelle strutture adibite alla lavorazione e alla conservazione di specie ittiche poi somministrate in noti ristoranti di Ognina, pesce spada, alici e calamari congelati non sarebbero stati in regola con la documentazione prescritta sulla tracciabilità. Il pesce sequestrato, in sostanza, non sarebbe risultato idoneo al consumo umano. 

La complessa operazione condotta dalla guardia costiera di Catania insieme al personale della squadra nautica della polizia e del servizio veterinario dell’Asp etnea, con lo scopo di garantire la tutela del consumatore, ha portato alle sanzioni amministrative per i trasgressori e ai sigilli per le celle frigo in cui era contenuto il pesce che sarà distrutto. 

Le verifiche dei militari hanno riguardato il rispetto delle normative in materia di tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ittici e di corretta osservanza delle norme igienico-sanitarie dei molluschi. I controlli sono stati rivolti anche alla repressione delle frodi commerciali e alle verifiche sul divieto di somministrazione e utilizzo di specie provenienti dalla pesca di specie vietate o soggette a piani pluriennali di tutela (come il tonno rosso). Sono stati controllati pure diversi soggetti che all’interno dei locali dei laboratori manipolavano gli alimenti.

I controlli sono stati estesi anche ai menù dei diversi locali sottoposti a controllo. In particolare, sull’obbligo di indicare che i prodotti utilizzati siano congelati o freschi. Nei prossimi giorni, le verifiche riguarderanno le numerose fatture su ostriche e fasolari. I controlli proseguiranno per tutto il periodo agosto.