Oggi sciopero dei lavoratori della Formazione professionale

IL GOVERNO CROCETTA E’ RIUSCITO A FARLA A ‘TORRONCINO’ ANCHE A QUELLI CHE GLI SONO ANDATI DIETRO PER SETTE MESI

Le notizie di oggi sono tante. Noi cominciamo dallo sciopero dei dipendenti della Formazione professionale che oggi invaderanno Palermo. Le motivazioni di questa giornata di lotta le ha illustrate ieri Alessandro Lazzano – tra i protagonisti dell’Unione dei lavoratori liberi di questo settore – in un’intervista al nostro giornale.

Sintetizzando, possiamo dire che, a un anno dall’insediamento del Governo di Rosario Crocetta, oltre al diluvio di promesse e di chiacchiere, presidente della Regione e assessore regionale alla Formazione non hanno risolto l’unico problema che, a nostro modesto avviso, avrebbero dovuto risolvere subito: il pagamento degli stipendi arretrati ai dipendenti di questo comparto.

Ieri, su questo punto, Lazzano è stato chiarissimo: non è vero che il Governo regionale ha pagato gli enti e questi ultimi non hanno pagato i dipendenti. Questo può essere successo in qualche caso. Ma nella stragrande maggioranza dei casi è il Governo regionale che non ha ‘cacciato’ i soldi.

La fonte di questa precisa denuncia contro il Governo regionale è al di sopra di ogni sospetto. Perché per circa sette mesi l’Unione lavoratori liberi della formazione è stata accanto al Governo Crocetta, condividendo a plaudendo alle scelte dell’assessore Scilabra. Lazzano e i suoi, assieme ad altri, hanno condiviso, ad esempio, il rilancio dell’Albo della Formazione. Ma hanno dovuto prendere atto che con l’Albo non si fa la spesa.

Insomma, alla fine anche chi ha messo tanta buona volontà per seguire questo Governo scalcagnato regionale di imbonitori si è stufato. La prerogativa di questo esecutivo, insomma, è quella di ‘farla a torroncino’ a tutti. Perché, alla fine, nella vita si fa colazione la mattina, di mangia a mezzogiorno e si cena persino la sera. E per fare tutto questo ci vogliono i soldi. Cioè gli stipendi.

Concetto non facile da spiegare al presidente della Regione, Rosario Crocetta, alle assessore, Nelli Scilabra ed Ester Bonafede, e alla dirigente generale, Anna Rosa Corsello. Per questi quattro soggetti, che si spostano con le auto blu e che ogni giorno ‘strafogano’ nei ristoranti, non è facile capire che “saccu vacanti un po’ stati a’ dritta”. 

Come scriveva opportunamente Antonino Veneziano, lu saziu nun cridi a lu diunu: e il presidente Crocetta, e le assessore Scilabra e e Bonafede, che ogni mese si mettono in tasca circa 20 mila euro ‘mansi’ a testa (le due assessore, perché il governatore se ne mette in tasca di più), non possono credere che, nel settore della Formazione professionale, ci sono persone – in tanti casi padri di famiglia – che non percepiscono lo stipendio chi da sei mesi, chi da un anno, chi da un anno e mezzo…

Almeno a Natale, insomma, qualcosa dovrebbe arrivare. Anche perché,in agguato, c’è l’altra disgrazia di questo Paese: il Governo Letta-Alfano-Bilderberg con i soliti ‘regali’ natalizi: le tasse.

Perché il bello è questo: Crocetta da una parte non paga, ma Letta, dall’altra parte vuole i soldi. Un bel Paese l’Italia, non c’è che dire. Guai a chi ne parla male…

Redazione

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