UN APPUNTAMENTO IN VISTA MANIFESTAZIONE di SABATO 28 SETTEMBRE
Oggi, a Palermo, alle 16,00, presso la facoltà di Lettere, assemblea plenaria contro il Muos di Niscemi. Contrariamente a quello che pensano i rappresentanti del Governo nazionale, del Governo regionale e dei militari americani, la battaglia sociale contro l’installazione delle antenne satellitari a Niscemi non è finita. Anzi, è vero l’esatto contrario: deve ancora iniziare.
La rete è piena di messaggi di tutti i militanti No Muos e di tutti i pacifisti che lottano per una Sicilia liberata dalle armi. Non sfugge a nessuno che un’eventuale guerra in Siria coinvolgerebbe in pieno la Sicilia. Con le basi americane e, soprattutto, con lo stesso Muos che diventerebbero obiettivi militari da colpire e distruggere.
“La Sicilia, al centro dei piani militari e degli interessi statunitensi e occidentali, è trincea di guerra e può rischiare, costantemente, di essere trascinata dentro conflitti inumani e devastanti – si legge nella rete -. La presenza di basi Nato e Usa sul nostro territorio rende i siciliani protagonisti e vittime anche contro la loro volontà…”.
la Sicilia si prepara a un autunno ‘caldo’ anche nella lotta contro il Muos di Niscemi. A dare forza e determinazione al Movimento No Muos è stato il Governo regionale di Rosario Crocetta che, oltre ad aver elargito promesse poi non mantenute a mezza Sicilia, si è reso protagonista di una stucchevole sceneggiata che aveva il solo obiettivo di mandare all’aria una grande manifestazione popolare.
Parliamo della manifestazione del 9 agosto scorso. Quando il presidente Crocetta annunciava la revoca delle autorizzazioni. Era una presa in giro, perché il Governo regionale, sul Muos, non ha voce in capitolo, se non per i fatti – comunque gravi – legati alla tutela dell’ambiente.
Il Muos, infatti, in in corso di realizzazione in una Riserva naturale della Regione, gestita dall’Azienda foreste demaniali. La revoca di queste autorizzazioni ambientali, peraltro strane, avrebbe almeno potuto fare chiarezza su punto punto.
Invece il presidente Crocetta, dopo aver mandato all’aria l’unica cosa che teme realmente – le manifestazioni popolari – ha revocato la revoca. la dimostrazione che quella del suo Governo era solo una sceneggiata.
Oggi i No Muos tornano a riunirsi. Non soltanto in vista della grande manifestazione del prossimo 28 settembre, ma anche per concertare una strategia complessiva di opposizione alla realizzazione del Muos di Niscemi.
La battaglia sociale, insomma, è solo all’inizio.
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