Sei famiglie di palermitani hanno occupato le due villette confiscate alla mafia, in via Felice Emma, che il Comune di Palermo ha assegnato ad alcuni nuclei familiari di nomadi che devono lasciare il campo della Favorita, destinato ad essere dismesso. Ieri sera alcuni residenti erano scesi in strada bloccando il traffico per protestare. Sulle polemiche soffia anche il vento della politica. Diventerà Bellissima, il movimento del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, esprime solidarietà e vicinanza ai residenti della strada che «da ieri, organizzati in comitato, sono in protesta contro la decisione dell’amministrazione comunale di assegnare in tempi record una villa confiscata ad oltre 70 rom provenienti dal campo nomadi». Insieme a loro anche esponenti neofascisti di Forza Nuova.
Mentre dall’altra parte il gruppo consiliare di Sinistra Comune ribatte dando dell’«irresponsabile» agli esponenti di Diventerà Bellissima. «L’amministrazione comunale, così come sta facendo, deve farsi carico di tutte le esigenze sociali – prosegue la nota -. È inaccettabile mettere in contrapposizione palermitani poveri contro palermitani ancora più poveri. La dismissione del campo rom non toglierà diritti né risorse destinate alle esigenze sociali complessive della città. Evidentemente alcuni non sanno che diversi abitanti del campo rom sono nati a Palermo, alcuni vivono in città da trent’anni e tanti sono cittadini italiani. Non sono accettabili discriminazioni etniche né stereotipi xenofobi; è ampiamente dimostrato infatti che la comunità rom palermitana è ormai parte integrante della città, visto che dal 1990 centinaia di persone vivono in viale del Fante, non in una zona emarginata di Palermo».
Oggi pomeriggio alle 16 è attesa la presenza dell’assessore comunale Giuseppe Mattina. Mentre il sindaco Orlando ha scelto al momento la linea dura, ribadendo che «l’amministrazione comunale presenterà insieme al comando di polizia municipale un esposto alla Procura della Repubblica, affinché siano individuati e sanzionati coloro che compiono o favoriscono atti violenti ed illegali che potrebbero impedire l’attuazione di un provvedimento disposto dalla magistratura, con riferimento alla dismissione del campo nomadi della Favorita. Il piano di dismissione proseguirà nei prossimi giorni secondo il crono-programma che è stato illustrato al consiglio comunale e comunicato alle competenti autorità».
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