Nuovi fiori sulla lapide di Pippo Fava «C’è una Catania ancora arrabbiata con lui»

Una nuova corona posta dal Comune, un altro mazzo con un velo giallo e tanti fiori. Sulla lapide posta nel luogo in cui 28 anni fa veniva ucciso il giornalista Pippo Fava si sono radunati nuovamente familiari, amici e semplici cittadini. Dopo il furto subito l’altro ieri – l’ultimo di una lunga serie – la figlia Elena (insieme a un gruppetto di altre persone e attivisti) ha deciso stamattina di ripetere quel gesto che si compie ogni 5 gennaio, anniversario dell’omicidio del direttore de I Siciliani.

Elena Fava ha usato una parola forte: vergogna. «Questo è stato il primo sentimento che è esploso dentro di me: vergogna per chi si porta via i fiori da una lapide». Un gesto, non compiuto per caso o dettato da un istinto: «Andare a prendere quel mazzo di fiori che noi della famiglia mettiamo lassù sottintende un’intenzione». «Questa cosa – spiega – avviene ogni anno. Anche quando abbiamo messo una rosa, se la sono portata via». Questa volta, però, la rabbia ha preso il sopravvento: «L’altro ieri mi è sembrato uno sfregio e ho detto basta».

Elena Fava parla del furto dei fiori alla lapide del padre

«La memoria di questa città dura solo un giorno. Ma non voglio generalizzare» aggiunge riferendosi ai numerosi messaggi di solidarietà che le sono arrivati. Il Comune ha fatto sentire la propria voce attraverso un comunicato stampa nel quale il sindaco Raffale Stancanelli condanna il furto: «Ci dobbiamo accontentare – risponde con un sorriso Elena Fava -. Ci sarà un giorno in cui anche il Sindaco penserà di far parte del gruppo che si riunisce alle 5 del pomeriggio».

La visita del procuratore Salvi

Quest’anno – gesto mai compiuto finora dai suoi predecessori – c’era stata anche la visita del procuratore Giovanni Salvi. La sua presenza, inaspettata, ha contribuito all’indignazione per la risposta di chi ha sottratto fiori e corona: «Non è una cosa fatta da ragazzacci. C’è ancora una parte che è ancora arrabbiata dal ricordo di Fava».

Concorda con la figlia del giornalista di Palazzolo Acreide anche Resì Ciancio, membro della Fondazione Fava: «E’ il ripetersi degli episodi che ci fa arrabbiare. Un atto di ostilità che la città continua ad avere». Mentre distribuisce fiori da mettere sulla corona commenta: «C’è sempre stata una parte della città che vuole reagire, ma si tratta ancora di una minoranza».

Resì Ciancio

Elena Fava si avvicina alla lapide e man mano i fiori si aggiungono.  «Noi continueremo a esserci» afferma con voce chiara e limpida. «Perseveriamo nell’essere presenti, insieme. Questo è quello che diciamo a chi cercherà, magari, di portarli ancora via».

Giuseppe Fava, non sarà un fiore a ricordarlo, guarda il video di Fabio Patanè

Carmen Valisano

Recent Posts

Palermo, investito 25enne in via Messina Marine: è in gravi condizioni

Un giovane di 25 anni è ricoverato in rianimazione all'ospedale Civico di Palermo dopo essere stato investito…

36 minuti ago

Cateno De Luca resta in ospedale, diagnosticata una polmonite in stato acuto

Dopo accertamenti medici è stato riscontrato un caso di polmonite in stato acuto, associato a…

2 ore ago

Zafferana, scoperta una discoteca abusiva

Una vera e propria serata da discoteca, senza autorizzazioni, quella bloccata nel tardo pomeriggio del…

6 ore ago

Festival Rendez-Vous, chiusura con omaggio a Vincent Macaigne a Palermo e Roma

Il festival Rendez-Vous, in chiusura della sua XIV edizione, regala al pubblico italiano unevento speciale…

7 ore ago

Asp, il lavoro negato agli idonei del concorso per categorie protette. «Contattate tutte le istituzioni, ma ci ignorano»

Ci sono storie tutte siciliane che hanno dell'assurdo, con tanto di risvolti grotteschi in grado…

15 ore ago

Maxi rissa nel lungomare di Taormina, 13 indagati

Indagati per una rissa avvenuta nella notte tra il 25 e 26 aprile 2023 a…

1 giorno ago