Nuova vita per Fondo Micciulla Agli scout primo bene confiscato da Falcone

È il primo bene confiscato alla mafia da Giovanni Falcone, che ne dispose la confisca nel 1980. Nel 1998 fu consegnato agli scout e oggi, dopo una ristrutturazione durata due anni e finanziata grazie ad un Pon sicurezza, è stato restituito alla città. Si tratta di Fondo Micciulla, nel quartiere Altarello di Baida, un tempo appartenuto al boss Filippo Piraino. Dal 1998 molti sono stati gli atti vandalici che hanno scoraggiato l’associazione a prendersi cura del bene, ma oggi l’atmosfera sembra cambiata. All’inaugurazione ha preso parte anche il direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla mafia, Umberto Postiglione, e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che era sindaco anche nel 1998 quando il bene fu consegnato. 

La base è intitolata a Volpe Astuta, che era il Totem di Chiara Passeri, una ragazza scout morta durante un’attività con il suo gruppo ormai quindici anni fa. Oggi alla riconsegna era presente la mamma, Ina Passeri, capo scout del Pa 15, uno dei pilastri dell’associazione a Palermo. «Oggi è un giorno significativo e importante – ha detto Postiglione -: l’agenzia quest’anno ha consegnato 3.500 beni, superando di gran lunga tutti i record degli anni precedenti. Bisogna accelerare le procedure, così da far sentire ai cittadini la vicinanza tra lo Stato e la società civile». 

A Fondo Micciulla c’è anche una camera dello scirocco. Quando gli scout presero in gestione il bene era una discarica che poi con un enorme sforzo è stata ripulita e oggi viene visitata da scuole e turisti. La base scout Volpe Astuta diventerà una base internazionale che tutti gli scout del mondo potranno frequentare. Moltissimi negli anni dal ’98 ad oggi gli atti vandalici. «È stato difficile avere a che fare con questo luogo – dice Giuseppe Meli, capo scout del Palermo 11 -. La soddisfazione è vedere oggi qui con noi, alcuni di quelli che negli anni ci hanno reso la vita impossibile. Adesso hanno capito anche loro da che parte stare, ci aiutano e collaborano con noi». 

Un momento emozionante per tutti coloro che ci hanno creduto e lavorato per anni, come per Anna Meli che allora era capo di zona. Un ringraziamento speciale è andato a Giovanni Falcone che dispose la confisca del bene e a Giancarlo Caselli che nel 1998 era prefetto di Palermo. «Una grande emozione, è la conferma che insieme si può – dice il sindaco Leoluca Orlando -. Oggi è un giorno importante, ringraziamo l’Europa, che dimostra di essere diversa da quella legata alle logiche bancarie ed economiche in momenti come questi. Negli ultimi tempi c’è stata una svolta riguardo l’Agenzia dei beni confiscati con una consegna massiccia di beni nell’ultimo periodo e in questi giorni con il prefetto Postiglione ne consegneremo altri». 

Alessia Rotolo

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