Doveva essere tutto pronto per l’Immacolata ma qualcosa è andato storto. La data di inaugurazione della nuova tratta della metropolitana di Catania slitterà, ufficialmente, per motivi legati agli impegni del ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio. Secondo la versione resa nota, il responsabile del dicastero non potrà essere nel capoluogo etneo in quei giorni e, per questa ragione, la festa d’avvio per il percorso Galatea – Giovanni XXIII – Stesicoro sarà spostata al 12 dicembre. «Un giorno molto probabile ma ancora da confermare», spiega a MeridioNews Sebastiano Gentile, direttore di esercizio della Circumetnea. Mentre tutti aspettano l’ufficialità, intanto, lo stato delle stazioni già funzionanti lascia a desiderare. Tra scale mobili bloccate e cassette dell’elettricità aperte. Oltre a quanto avvenuto lunedì: la bomba d’acqua che si è abbattuta sulla città ha allagato la metropolitana.
Sulle ragioni del rinvio, però, iniziano a circolare più voci che mettono in discussione le dichiarazioni istituzionali. Da ambienti interni all’infrastruttura, arrivano notizie di possibili ritardi tecnici. Forse legati all’esecuzione delle procedure di collaudo e messa in sicurezza degli impianti. Impossibili da completare entro l’8 e forse, secondo i più pessimisti, persino entro il 12. Rischiando un’inaugurazione che non coinciderebbe con la reale disponibilità della metro per i cittadini. Nonostante l’avvio delle corse prima delle festività natalizie sia fortemente voluto dal sindaco Enzo Bianco.
Ipotesi parzialmente smentite dall’ingegnere Gentile che, se da un lato conferma l’indisponibilità del ministro, dall’altro spiega che le squadre sono ancora attualmente impegnate nelle fasi preliminari. «Il 12 è una data possibile, sono voci che girano in città ma come azienda non abbiamo comunicato nulla – spiega il direttore – In questo momento siamo impegnati nelle attività di collaudo, molto complesse e propedeutiche all’apertura».
E sebbene Gentile confermi l’impossibilità di concludere le necessarie prove entro giorno 8, aggiunge: «Lo slittamento è legato agli impegni delle autorità coinvolte, in particolare del ministro. Nulla di tecnico». In ogni caso, a breve dovrà essere avviata la cosiddetta fase di pre-esercizio, durante la quale i treni saranno fatti circolare senza passeggeri per testarne l’effettiva funzionalità e l’assenza di criticità. L’intero sistema di verifiche per il rilascio del nulla osta tecnico ai fini della sicurezza e le prove funzionali per l’apertura dell’esercizio, come previsto dalla legge, sono carico del ministero dei Traporti. Che, se tutto va bene, consentirà una reale fruizione del servizio al pubblico per giorno 13.
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