Nuovi arrivi a Sappada, sede del ritiro del Palermo. La new entry, nel puzzle rosanero, ha il volto di Alessandro Salvi, esterno destro classe 1988 proveniente dal Cittadella, squadra in cui ha giocato nelle ultime tre stagioni (una in Lega Pro e due tra i cadetti) dopo i cinque anni trascorsi nell’Albinoleffe. Salvi, acquistato a titolo definitivo dalla società di viale del Fante con la quale ha sottoscritto un contratto biennale, questo pomeriggio ha sostenuto il primo allenamento con la sua nuova maglia. Laterale dotato di velocità e impiegabile all’occorrenza anche sulla fascia sinistra, il neo-acquisto rosanero nel campionato di B da poco concluso ha totalizzato 37 presenze impreziosite da cinque gol (di cui uno realizzato proprio al Palermo in occasione del successo per 3-0 ottenuto dal Cittadella al Barbera lo scorso 20 novembre) e nello scacchiere di Tedino va inquadrato come alter ego di Rispoli, in uscita destinazione Bologna. «Per me è un’opportunità enorme – ha sottolineato Salvi al sito ufficiale – è un grande onore, un piacere essere qui a Palermo e provare a fare qualcosa di straordinario».
Nel recente passato, sull’out destro è stato adattato in alcune circostanze anche Pirrello ma, in conferenza stampa, il difensore di Alcamo ha precisato che il suo ruolo naturale è quello di centrale: «Sono stato etichettato come terzino ma in realtà non l’ho mai fatto. Ho sempre giocato come terzo in una linea difensiva a tre o come centrale, sia a destra che a sinistra, in una difesa a quattro». Reduce dalla promozione in B conquistata con il Livorno e dopo avere arricchito il proprio bagaglio giocando un paio di volte in prestito, il jolly classe ’96 vuole dimostrare agli addetti ai lavori di avere le carte in regola per affermarsi nella casa madre: «Per un ragazzo cresciuto nel Palermo essere qui, oggi, è un sogno – ha ammesso l’ex Siracusa e Livorno, avviato verso il definitivo rientro in gruppo in seguito ad un piccolo stop a scopo precauzionale – dopo le esperienze maturate negli scorsi anni arrivo con più consapevolezza dei miei mezzi. Sono a disposizione del mister e gioco le mie carte tranquillamente sapendo che sarà la società a decidere se dovrò restare o meno. Il mio sogno, in ogni caso, è rimanere e dare il massimo per questa maglia».
Casacca alla quale ha sempre ambito dopo avere chiuso qualche anno fa il ciclo con la Primavera a contatto con altri ragazzi che si sono messi in evidenza come Pezzella e La Gumina: «Guardavo le partite del Palermo dalla tribuna e potere scendere in campo con la maglia rosanero è un’emozione indescrivibile. Il percorso delineato da Nino (La Gumina, ndr) è uno stimolo in più per fare bene. Prospettive in vista della prossima stagione? Sono convinto che la squadra potrà ritagliarsi in campionato uno spazio importante».
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