Rapina aggravata in concorso, tentata rapina aggravata in concorso e violenza a pubblico ufficiale. Sono questi i reati per cui la procura di Catania ha dato disposizione ai carabinieri del nucleo operativo
della compagnia di piazza Dante di arrestare Gaetano Natale Musumeci (classe 1982), Gaetano Angelo Pocoroba (classe 1994), Emanuele Intravaia (classe 1978) e Salvatore Di Grazia (classe 1987).
In particolare, la notte tra il 3 e il 4 marzo, tre degli indagati (Musumeci, Pocoroba e Intravaia) si sono introdotti in un appartamento nella zona di San Cristoforo, approfittando del fatto che il proprietario fosse ricoverato in ospedale. I rumori provenienti dall’immobile hanno svegliato alcuni vicini che si sono affacciati sul pianerottolo e hanno bussato alla porta. Ad aprire si è presentato uno dei ladri travisato con un berretto e uno scaldacollo. «Non stiamo rubando nulla», avrebbe risposto alla domanda del vicino sul motivo della loro presenza in casa. Durante la fuga, i tre si sono imbattuti in un altro vicino che è riuscito a sfilare il passamontagna a uno di loro. «Domani ti sfondo la testa», sarebbe stata la minaccia rivolta al vicino. Tornato indietro, l’indagato avrebbe anche aggiunto: «Domani siamo di nuovo qui e ce la sbrighiamo».
Ad allertare i carabinieri sono stati proprio i residenti dell’immobile. Dal sopralluogo, i militari hanno accertato che il trio per entrare nell’abitazione aveva
forzato una delle porte finestre, mettendo tutto a soqquadro per cercare beni
preziosi. I ladri, interrotti, sono riusciti a rubare soltanto del denaro che la vittima aveva lasciato su un tavolino in camera da letto. Dall’analisi delle immagini di videosorveglianza, i carabinieri sono riusciti a identificare Musumeci, Pocoroba e Intravaia che, per arrivare nel quartiere San Cristoforo avevano utilizzato una Lancia Y noleggiata.
Seguendo i movimenti dell’auto, i militari hanno notato che il gruppo aveva preso di mira il proprietario di un supermercato di via Della Palma. La macchina era infatti parcheggiata prima sotto l’esercizio commerciale e, il giorno dopo, davanti casa del titolare nel quartiere San Giorgio. In effetti, la sera i tre uomini insieme anche a Di Grazia sono arrivati sotto casa del commerciante a bordo di due scooter. Uno degli indagati è rimasti in sella alla moto per effettuare dei giri perlustrativi e permettere ai complici di agire indisturbati. Gli altri tre, con i berretti indossati per coprire il volto, sono entrati nel complesso residenziale.
L’intervento dei carabinieri ha messo in fuga i quattro uomini a bordo degli scooter. Uno di loro è stato bloccato e, per fuggire, ha iniziato una violenta colluttazione con i militari. Tutti sono stati individuati poi con i successivi approfondimenti investigativi e adesso si trovano nel carcere di piazza Lanza a Catania.
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