Evasori per necessità. Evasori perché costretti a scegliere tra la sopravvivenza e la tassazione asfissiante dello Stato. E’ una nuova categoria che ormai la giurisprudenza si orienta a riconoscere. E’ successo a Milano e a Palermo, ed oggi anche a Catania, dove un giudice ha assolto un imprenditore etneo accusato di non avere versato, nel 2004, 129.654 euro di Iva. La sua azienda, infatti, era gia’ sull’orlo del fallimento. E, in effetti, ha chiuso i battenti l’anno successivo.
Secondo il Tribunale, come riporta il quotidiano La Sicilia, il mancato versamento non era da imputare alla volonta’ di non pagare, ma alla situazione disastrosa dell’azienda che non era in grado di far fronte alle spese. E per questo è stato assolto.
Stesse motivazioni avevano spinto i giudici di Milano e Palermo ad assolvere altri due imprenditori accusati della stessa irregolarità.
Sentenze che hanno dissolto un tabù: Bisogna ragionare sullelemento soggettivo e oggettivo. Limprenditrice non voleva sottrarsi allimperativo legislativo, ma non ha potuto pagare aveva detto il legale dell’imprenditrice palermitana che non aveva potuto pagare l’Iva per garantire gli stipendi ai suoi dipendenti.
Esempi di come, per fortuna, c’è ancora qualche istituzione che si oppone allo strangolamento dei cittadini vessati dallo Stato.
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