Dovranno pagare 1250 euro ciascuno. È questa la pena inflitta dal Tribunale di Gela, che ha emesso un decreto penale di condanna a carico di cinque attivisti No Muos, che a gennaio dell’anno scorso avevano inscenato una protesta simbolica contro il lancio del satellite, utile al funzionamento dell’impianto satellitare di Niscemi. L’azione si era svolta davanti alla base statunitense di contrada Ulmo, dove i cinque avevano lanciato dei piccoli razzetti. Simili a quelli utilizzati in occasione delle festività di capodanno. Materiale ritenuto innocuo, ma che era valsa loro una denuncia per esplosioni pericolose e lancio pericoloso di oggetti. La condanna per i manifestanti è stata decisa dalla giudice per le indagini preliminari Veronica Vaccaro, che ha accolto la richiesta dei pm.
Un anno fa l’iniziativa legale sarebbe partita dagli stessi militari americani, che avrebbero inviato le registrazioni del sistema di videosorveglianza alla polizia italiana. Tale circostanza aveva dato il la ad alcune polemiche, per il il fatto che gli agenti non si sarebbero premurati «di andare a riscontrare i fatti denunciati», limitandosi a recepire la documentazione video inviata dalla base.
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